giovedì 27 agosto 2020

NBA gesto clamoroso: stop ai playoff per l'uccisione dell'ennesimo nero

Il comunicato dell'NBA
Un altro nero è stato ucciso dalla polizia americana, in questo caso a Kenosha, nel Wisconsin, e l'NBA, lega professionistica del basket in cui, secondo uno studio del 2015, i neri rappresentano il 74,4% dei giocatori, decide di fermarsi.
Va detto che, la scena, come nel caso di George Foyd, è stata piuttosto raccapricciante, con l'uomo, Jacob Blake, colpito più volte alle spalle da colpi di pistola sparati da un poliziotto, mentre entrava nel proprio SUV a prendere un coltello, auto in cui, peraltro, erano presenti i suoi tre figli.
Una scelta clamorosa, quella dell'NBA, sulla scia della demagogica campagna Black Lives Matter e che, ovviamente, nessuno si è peritato di bloccare, nel più che concreto timore di venire etichettato come 'razzista' per il solo motivo di non volere adeguarsi a quella che pare come una vera e propria sceneggiata. Anche perché mai, e si sottolinea MAI, i ricchissimi paperoni del basket USA, che si sono presentati con magliette inneggianti a BLM e a una sorta di 'suprematismo nero' ("Black All The Time", "Black Excellence" e frasi di Barack Obama stampate su sfondo nero) hanno emesso un suono di fronte ai continui atroci crimini commessi negli Stati Uniti, commessi per la maggior parte da persone di colore.
Cinque partite sono state rimandate anche nella MLB, la lega 'pro' del baseball, mentre l'NHL, la lega dell'hockey ghiaccio, ha giocato regolarmente, ma solo una delle partite previste era fissata dopo che è stata diffusa notizia del fatto.
Scelte di questo genere non possono fare altro che giustificare le violenze dei facinorosi che, tuttora, stanno imperversando sbandierando l'icona del movimento filomarxista Black Lives Matter, ovviamente sfruttato politicamente in chiave politica da Joe Biden, impegnato nella corsa alla Casa Bianca, opposto a Donald Trump.
Secondo Wikipedia, che cita, fra gli altri, il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), nel 2017 la percentuale di arresti per omicidio ha coinvolto nel 53,5% neri e per il 20,8% ispanici.
La prima squadra a decidere di non scendere in campo è stata quella dei Milwaukee Bucks, rappresentativa di un centro distante circa 40 miglia da Kenosha, luogo del fatto. Poco dopo, anche la lega e i giocatori delle altre franchigie si sono adeguati.

L'immagine del campo dove si sarebbe dovuta giocare Milwaukee-Orlando