La ragazza al mio fianco: anche volessi sarebbe dura, ma molto dura... |
I miei, ovviamente, erano adeguati ai tempi e all'età, e probabilmente oggi verrebbero considerati inaccettabili, se non addirittura ai limiti dell'illegalità.
Lo scompartimento, fatto com'è noto di sei posti, diventava perfetto se al suo interno ci fosse una tipa abbastanza o del tutto 'figa', una almeno 'normale' che potesse fungere da 'rimbalzo' nel caso quella 'figa' non mi si filasse (cosa abbastanza frequente), prive di libri entrambe, o almeno una, in modo da coinvolgerle al più presto in discorsi attrattivi ed esuberanti ben più della lettura del solito pallosissimo volumetto di formazione.
Utile anche una presenza maschile, ovviamente di un 'beta' (o 'delta'), magari un 'nerd' che potesse esaltare la mia spensierataggine, ma che però non mi superasse in ragionamenti troppo logici, e che anzi potesse essere 'bullizzato' a sua insaputa, cosa che le 'girls' più giovani solitamente apprezzavano molto, facendomi apparire un 'alfa' (cosa che assolutamente non sono mai stato ma la quale ho sempre anelato, anche perché nel mondo dei ciechi l'orbo è re).
Detto questo ormai si può dare tranquillamente l'addio a quello splendido sistema di 'cucco', visto che oggi, tutti immersi di fronte ai propri 'laptop' e telefonini, il rischio di un abbordaggio di questo genere sconfinerebbe quasi immediatamente nella molestia se non addirittura nello 'stalking'.
La ragazza che oggi mi siede di fianco, e con la quale farei conoscenza più che volentieri, dispone di un triplice 'sistema di difesa': computer, telefonino in continua consultazione e scambio di messaggi, cuffie con musica. Assolutamente inattaccabile.
Una situazione veramente triste, che denota l'abbruttimento di questi tempi, in cui le relazioni sociali si sono appiattite e impoverite.
Alcuni anni fa cominciai una relazione di discreta durata nello storico sistema della tradizione italica: mentre ero in auto colsi una splendida fanciulla alla fermata dell'autobus, abbassai il finestrino e le offrii un passaggio. So già cosa starete pensando. Ve lo garantisco: aspettava l'autobus...