In Giappone, a Tokyo, un uomo si è dato fuoco davanti alla
residenza ufficiale del primo ministro Fumio Kishida nelle prime
ore di mercoledì ed è stato portato in ospedale privo di
conoscenza.
Lo riferiscono i media locali, spiegando che l'uomo, prima di
compiere il gesto, aveva detto alla polizia di essere contrario
ai funerali di Stato organizzati per l'ex premier, Shinzo Abe,
assassinato a inizio luglio nella città di Nara, durante un
comizio elettorale.
La cerimonia di Stato, voluta
dall'attuale premier Kishida, prevista per il 27 settembre, è
fortemente contestata da una parte dell'opinione pubblica del
Paese, che vede Abe come una figura divisiva per le sue
politiche considerate nazionalistiche, e il fautore di un
revisionismo che ha portato a un crescente aumento delle spese
militari nel corso dei suoi due mandati, danneggiando le
relazioni con i Paesi vicini, in primis Cina e Corea del Sud.
Preoccupano inoltre i costi sostenuti per l'organizzazione
della cerimonia, stimati in circa 1,66 miliardi di yen (11,7
milioni di euro), con rappresentanti di 160 nazioni previsti. In
un recente sondaggio dell'Agenzia Kyodo il 60,8% della
popolazione giudica la cerimonia inappropriata.
Abe è stato il premier giapponese più longevo di sempre, con
i suoi otto anni e otto mesi distribuiti su due mandati: il primo, più
breve, fra il 2006 e il 2007, e successivamente tra il dicembre
2012 e il settembre 2020.
Abe è stato assassinato per mano del
41enne Tetsuya Yamagami, un ex membro delle Forze di autodifesa,
con l'ausilio di una pistola artigianale. L'attentatore aveva detto
di nutrire risentimento nei confronti dell'ex premier per i suoi
legami con la Chiesa dell'Unificazione, un'organizzazione
religiosa con diversi milioni di credenti fra Corea del Sud,
Giappone e Stati Uniti, a cui apparteneva anche la madre di
Yamagami, causando seri problemi economici alla sua famiglia. (fonte: ANSA)