Uccidere un bambino, nel mondo occidentale, è un 'diritto' |
1) Notizia della notte. Parola di Mario Draghi: il referendum, massima espressione della libertà, se viene organizzato dalla Russia nei territori russofoni dell'Ucraina, lederebbe il 'diritto', sebbene di quale diritto venga leso non si sa. Basta esprimere il concetto, poi ci penseranno i giornali 'servi' ad applicarlo. "I referendum per l'indipendenza nel Donbass sono un'ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza" dice l'uomo che 'tutto il mondo ci invidia' (o forse solo una parte minima). Ignorando, si immagina volutamente e non con consapevole ignoranza, che la presenza russofona nel Donbass sia non forte, ma fortissima e costituisca la maggioranza.
2) Notizia di almeno un paio di giorni fa. Ci hanno detto, e tutti i giornali confermano, che all'improvviso, non si sa come, la Repubblica Popolare d'Ungheria è una 'democrazia illiberale'. Già. Ce lo dicono loro, perché loro lo sanno. Non ci dicono come e perché. Eppure sarebbe utile capire in che cosa consista questa 'antidemocraticità' magiara. Sarebbe interessante se qualcuno ci dicessero in che cosa Viktor Orban ci possa apparire meno democratico di un Sergio Mattarella che, ormai da anni, ignora i risultati elettorali assegnando la formazione di governi a presidenti del Consiglio che non sono l'espressione della volontà popolare.
3) Notizia di qualche giorno fa, effettivamente qualcosa ci è stato detto dell'Ungheria. Pare che facciano ascoltare il battito del cuore dei feti alle donne che intendano abortire. Medievale! Tuonano a Sinistra, ovviamente ripresi e megafonati a dovere dai giornali succubi. "La Stampa" titolava l'altro giorno "L'illiberale Ungheria". Anche in questo caso senza spiegare il perché. Ergo, è Medio Evo cercare di salvare un bambino nella pancia di una madre indegna, mentre è 'moderno' consentire a suddetta madre di ucciderlo. Interessante. Ma siamo proprio sicuri di vivere dalla parte giusta del mondo?