mercoledì 13 aprile 2022

Guerra in Ucraina: la censura di Google AdSense colpisce il pensiero dissonante

Il messaggio 'censorio' inviato da Google AdSense
Qualche giorno di assenza a causa dell'incipiente lavoro, quello vero, che mi permette di vivere a volte alla giornata, a volte meglio. Nessuna censura ufficiale rispetto ai post che scrivo anche perché, forse per fortuna, non smuovono milioni di persone, non essendo io un 'opinion-leader' né blogger di fama mondiale.
Del resto, la censura nel mondo occidentale opera in maniera molto più sottile e programmata. Come nel caso di questo avviso che mi è arrivato in posta da Google Adsense che, in teoria, dovrebbe rappresentare l'unica opportunità di guadagno per un blogger, sempre che, almeno nel mio caso, possano considerarsi un 'guadagno' la decina di 'euri' racimolati negli ultimi mesi in cui mi sono divertito a sparare cazzate sul web.
Il messaggio del 'team di AdSense' (un termine quasi allegro, che pare identificare un gruppo di simpatici ragazzi) è perentorio e non consente repliche: "A causa della guerra in Ucraina, metteremo in pausa la monetizzazione dei contenuti finalizzati a sfruttare, ignorare o giustificare la guerra" (si ribadisce, i miserabili centesimi che vengono elargiti per poche migliaia di visualizzazioni). 
Che poi non si coglie nemmeno il significato di 'ignorare': un post in cui si parla di hockey ghiaccio dovrà obbligatoriamente parlare del conflitto pena l'accusa di volerlo ignorare? E quel 'giustificare la guerra' a cosa si riferisce? La guerra dichiarata dai russi agli ucraini o la Guerra in Ucraina? Chiederne la fine è un peccato di opinione tale da venir 'demonetizzato'? Chiedendo la pace non ci si oppone a quella guerra che si pretende di non voler giustificare?
Poi il 'chiarimento': "Questa sospensione della monetizzazione riguarda, a titolo esemplificativo, dichiarazioni secondo cui le vittime sono responsabili della propria tragedia o affermazioni simili di condanna delle vittime, ad esempio dichiarazioni secondo cui l'Ucraina sta commettendo un genocidio o sta attaccando deliberatamente i suoi stessi cittadini". Ergo? Dobbiamo tacere dei crimini ucraini nel Donbass? Non è possibile scrivere come il missile che ha distrutto la stazione di Kramagorsk e falciato una cinquantina di civili ucraini arrivi direttamente dagli arsenali di Kiev? E' obbligatorio negare come il battaglione Azov, i suoi adepti e simpatizzanti e le altre forze paramilitari che collaborano con Volodymyr Zelensky, che a molti, e anche a me, pare un autentico 'fantoccio' di Joe Biden, siano pervase da una antica, feroce follia omicida? Pare di sì.
Altrimenti Google AdSense non ci darà i soldini che, andrebbero a gonfiare i nostri porci portafogli di 'luridi negazionisti' (de che?).
Però, per fortuna, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Qui, nel nostro mondo occidentale, la censura non esiste.