La copertina del numero di marzo |
L''incipit' della rivista, ovvero l'editoriale di Adriano Scianca è dedicato all'altra faccia del sublimato Governo Draghi, quindi spazio alle cure alternative al Covid, dal plasma iperimmune all'adinosina, contro le quali ha operato lo scetticismo e l'ostruzionismo delle autorità e dei media del 'mainstream'.
Un approfondimento sul filosofo russo Aleksandr Dugin a firma di Luca Siniscalco ne svela alcune caratteristiche interessanti, ignoti alla grande massa dei lettori.
La consapevolezza di essere a una drammatica svolta di 'anno zero' è la base su cui si fonda l'articolo di Matteo Brandi, teso a nuove idee per la ricostruzione. Non manca un approfondimento sul filosofo Joseph De Maistre, di cui vengono svelati alcuni aspetti inediti.
Infine tre importanti tributi a una cultura forse passata, ma non certo dimenticata: una rivisitazione degli scritti di Berto Ricci su "Critica Fascista", una presentazione della traduzione italiana de "I due stendardi" dello scrittore francese 'collaborazionista' Lucien Rebatet ma, soprattutto, la riscoperta di una raccolta di saggi di George Orwell, fra cui un'originale lettura del "Mein Kampf" di Adolf Hitler.