giovedì 3 settembre 2020

Star Trek Discovery si piega al pensiero unico del gender

Il poster della 2.a stagione di "ST Discovery"
Hollywood
da sempre sostiene l'estrema sinistra pseudoculturale nordamericana, quella schierata con i cosiddetti 'movimenti civili', contraria alla tradizione storica del vecchio west e che, oggi, si schiera compatta contro Donald Trump e i 'rednecks' dell'entroterra che ne costituiscono la base votante, mentre al contrario si schiera a fianco di qualsiasi movimento globablista, integrazionista e alternativo, come nel caso di Black Lives Matter o del movimento LGBT.
Nasce da qui la novità presentata da Michelle Paradise, produttrice di "Star Trek Discovery", spin-off dello storico telefilm americano ideato da Gene Roddenberry, che ha deciso di adeguarsi al sempre più proliferante ‘movimento gender’, quella teoria che tende a eliminare ogni differenza fra sesso maschile e femminile e tendente a una ‘spersonalizzazione’ dei sessi. Una scelta non casuale, ma che riveste anche un importante presa di posizione politica, tesa direttamente a colpire il significato di ‘famiglia’ nel suo intimo. E, per i propugnatori del ‘gender’, non è certamente paradossale che "ST Discovery" abbia tra le famiglie il proprio fruitore principale, e tra i ragazzi i propri obiettivi maggiormente influenzabili.
Nella terza stagione del telefilm, uno dei tanti spin-off dell’edizione originale, nata negli anni ’60, ci saranno infatti un personaggio cosiddetto ‘transgender’, Gray, e uno non ‘binario’ (altro complesso neologismo che comprende quegli individui che non si considerano né uomo né donna, o che si considerano entrambi o non esclusivamente solo uno dei due), Adira. Saranno interpretati rispettivamente da Ian Alexander e Blu del Barrio. Alexander, 19 anni, è in effetti un trans, ed è già un attore affermato nel mondo dello spettacolo, mentre Del Barrio, che si identifica come persona non binaria, è al suo primo ruolo dopo la scuola di recitazione.
Ufficialmente, ovvio, non c'è nulla di male, ma quello messo in atto da "ST Discovery" è l'ennesimo attacco alla famiglia tradizionale che tanto fa comodo ai propugnatori del 'melting pot' globalista e desessualizzato.