lunedì 12 aprile 2021

Draghi e il dittatore, è meglio pensare prima di parlare

Mario Draghi in conferenza stampa
Mario Draghi
Superstar. I peana iniziali verso il neo 'conducator' del traballante vascello governativo italiano proseguono senza sosta, ma qualche scricchiolio, e anche piuttosto sonoro, comincia ad avvertirsi.
Il termine 'dittatore' rivolto al boss turco Tayyip Erdogan è più che giustificato nei bar e sulle pagine Facebook dove scrive il sottoscritto, che non ha incarichi di governo, ma in una conferenza stampa peraltro nemmeno sull'argomento rappresenta una delle più clamorose topiche comunicative della storia italica.
Nella stessa conferenza stampa il prode Draghi ha peraltro confermato, rispondendo alla classica domanda anti-salviniana della solita 'giornalista-serva', stima e fiducia verso il ministro più chiacchierato del suo governo di 'continuità', Roberto Speranza, l'uomo che ha dovuto ritirare dal commercio, a furor di vergogna, un libro in cui vantava i successi suoi e della Sinistra nel debellare la pandemia. Il tutto mentre l'Italia vedeva morire giusto un centinaio di migliaia di persone.
Il giorno dopo tutti insieme appassionatamente a difendere il 'genio'. A me è parsa, invece, una conferenza stampa desolante, in cui è stato proferito il solito mare di cazzate che viene propinato agli italiani da oltre un anno a questa parte. Ma la corteccia cerebrale dei 'media' italiani ormai si è assottigliata al punto da definire 'accettabili' anche le dichiarazioni più 'inaccettabili'...