Pasta alla carbonara (foto Discover Italy - Alitalia) |
E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia. L’invito – sottolinea la Coldiretti regionale – è quello di condividere sui social ai fornelli, in cucina, in salotto o dai balconi la propria esperienza nella preparazione del tipico piatto Made in Italy conosciuto in tutto il mondo.
La carbonara è un primo piatto tipico della cucina laziale a base di uova, guanciale, pecorino romano grattugiato e pepe.
Tra gli errori più comuni commessi in Italia – spiega la Coldiretti – ci sono quelli di usare la pancetta al posto del guanciale e di sostituire il pecorino romano con formaggi anonimi. Un rischio molto diffuso all’estero dove – riferisce la Coldiretti – viene utilizzato spesso il cosiddetto Romano Cheese che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca e non di pecora. Una crescita che ha favorito purtroppo anche la moltiplicazione di inquietanti 'tarocchi' del prestigioso piatto della tradizione popolare italiana a partire dall’abitudine belga di modificarla in molti continenti con l’impiego della panna fino alla Smoky Tomato Carbonara, ovvero la carbonara di pomodoro affumicata pubblicata recentemente dal prestigioso New York Times. La versione inventata dal quotidiano statunitense utilizza, oltre al pomodoro – riferisce la Coldiretti – il 'bacon' al posto del guanciale mentre il Pecorino Romano viene sostituito dal Parmesan, una brutta copia Made in USA del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove – conclude la Coldiretti – le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.
La Coldiretti Puglia quest’anno propone la pasta alla carbonara 'patriottica', oltre al pecorino Dop anche la pasta di grano italiano al 100% e il guanciale da maiali allevati nella Penisola come le galline dalle quali si ottengono le uova.