sabato 25 gennaio 2020

"La Repubblica" si inventa il neonazismo dilagante il giorno prima delle elezioni

Trasformare una notizia di secondo piano in 'apertura'...
Essere di Sinistra non significa essere stupido o in malafede. Anzi. E' quasi normale abbracciare ideali nobili, specie in gioventù. I titoli de "Il Manifesto" mi hanno sempre divertito. Diretti, chiari nel loro prendere posizione. L'opposto del cialtronismo de "La Repubblica", classico becerame da Sinistra salottiera, autocompiacente verso le falsità disseminate a piene mani per creare notizie false (le famose 'fake news') e diffondere demagogia.
E' il caso di questa disgustosa prima pagina pubblicata oggi (immagine a lato), una foto di un fatto spiacevole di cronaca locale, degno di una pagina interna (forse piuttosto indietro, nella cronaca, appunto, locale) una bravata di qualche stupido idiota eretta a totem di un inesistente pericolo neonazista incombente, guarda caso, il giorno prima delle elezioni che oppongono al fortino comunista emiliano, l'Emilia Romagna, l'avanzata del Centrodestra, o almeno così viene ancora definito, capeggiato dalla Lega di Matteo Salvini. Che tutto è fuorché di Destra. Piaccia o non piaccia ai salotti della Sinistra radical-chic, Salvini piace perché è 'popolare', non 'populista', perché va tra la gente e vive tra la gente, cosa che questo giornalismo becero non sa o non vuole sapere. La frase "Juden Hier" vergata dallo 'stupido ignoto' è un attentato all'intelligenza di chi l'ha scritta, il titolo "Juden Hier" del giornale di Eugenio Scalfari è un attentato alla nostra libertà di informazione.