lunedì 13 gennaio 2020

I soliti anti-Trump in uno stanco freddo pomeriggio milanese

La solita 'parata' anti Trump: questa è del 20 gennaio 2017
Breve storia dalla Milano 'accogliente': esco di casa alle 6 del pomeriggio per andare in un negozio di cineofotovideo, ecc, ecc, di Piazza della Repubblica, alla ricerca di un microfono 'a pulce' che non troverò. Vengo raccolto da un taxi di passaggio e, nel traffico cittadino, scambio quattro chiacchiere con l'ineffabile tassista (categoria a fianco della quale mi schiero a spada tratta, contro i vari Uber, ciclisti, pedalò, varie ed eventuali). Per arrivare alla località designata infiliamo via Turati. Camionette della polizia di qua, camionette della polizia di là, le lampade blù indaco poste sopra alle auto risaltano nell'oscuro pomeriggio invernale. Che sarà? All'angolo con via Moscova (credo), scopro l'arcano, con un manipolo di pirloni saltellanti, con tanti striscioni e bandiere rosse, più alcuni bianchi con scritte rosse, talvolta nere. Non riesco a leggere nulla, ma so che lì, a pochi metri, c'è il consolato americano. E poi, fatidica, con la coda dell'occhio destro, scopro la parola "Iran".
Non ci voleva molto a immaginare che il solito branco di nullafacenti sinistrorsi si sarebbe riversato nelle vie (sempre di meno, ovviamente, rispetto al passato) milanesi e italiche, belando proteste contro il 'boia' americano. Le manifestazioni della Sinistra sono come le colonne delle auto a Ferragosto, si può mandare in onda il servizio dell'anno prima.
Non ho visto la classica bandiera a stelle e strisce in fiamme, né tanto meno il fantoccio di Donald Trump, ma il ragionamento è quello: questa gente continua a giustificare chiunque professi la fede islamica così, per partito preso, perché chiunque non sia 'occidentale' per loro è intrinsecamente 'più buono', spogliato di un peccato originale che macchia le coscienze di noi 'bianchi' (di sicuro la pensa così Carola Rackete). Gli americani sono accettabili se comandati da un 'negro', pigmentazione della pelle che rende accettabile a costoro qualsiasi stronzata venga commessa in nome di chicchessia. Trump è invece l'incarnazione del 'male', dei 'redneck' dell'ovest, rappresenta soltanto qualche sperduto bovaro isolato nel suo ranch, chissà come avrà mai fatto a vincere. Bovari che diventano pecorai, oppure contadini, oppure operai, insomma ignoranti: quelli che hanno votato Brexit, gli stessi che votano Lega e Salvini, più la Meloni. Spontaneo mi esce dalla bocca un "Ma andate in culo, vah...". Applausi del tassista.