domenica 2 maggio 2021

Robert Shiller, tra i ruggenti anni '20 e il crollo della Borsa

Robert Shiller (foto Wikipedia)
Gli anni Venti del ventunesimo secolo appaiono una riedizione dei Ruggenti Anni Venti del secolo scorso, in cui l’euforia dei mercati azionari portò poi al tragico crollo del ’29, che travolse l’economia Usa con contraccolpi dolorosi in tutto il mondo. Ad affermarlo è il premio Nobel per l’economia Robert Shiller, che in un argomentato commento pubblicato sul New York Times ha spiegato le similitudini tra il decennio che stiamo vivendo e quello di 100 anni fa.
“Siamo in una seconda edizione dei Ruggenti Anni Venti, o almeno così può sembrare a giudicare dagli innumerevoli commenti che suggeriscono che stiamo entrando in un decennio esuberante che riecheggia quello di un secolo fa”, ha commentato l’accademico di Yale, considerato uno dei padri della finanza comportamentale e creatore tra l’altro del Cape Ratio, che serve a capire se un titolo o un indice è sottovalutato o sopravvalutato (e se quindi ci sono bolle all’orizzonte). “Gli anni ’20 sono stati contrassegnati da festeggiamenti frenetici, ritorni strabilianti sui mercati azionari e, alla fine, da uno dei peggiori e più devastanti crolli, seguiti da depressione, della storia moderna”, ha aggiunto Shiller.
Ma veniamo ai numeri. Anche se non sappiamo come finirà questo decennio, i dieci anni che si sono chiusi al 31 marzo sono stati spettacolari, con un total return corretto per l’inflazione del 12% l’anno sull’indice S&P, spiega l’economista.
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