mercoledì 5 maggio 2021

Madrid porta Vox al governo e cala la Sinistra nella tomba

I risultati elettorali durante la diretta televisiva
E' stata una vera e propria rivoluzione politica e sociale quella che ha colpito la città di Madrid e la Spagna dopo le elezioni amministrative regionali 'madrilegne' tenutesi nella giornata di ieri.
La Destra ha sfiorato un vero e proprio trionfo, ma soprattutto è salita al governo della Comunidad per la prima volta dal Franchismo. I 13 seggi ottenuti infatti da VOX, il partito dell'estrema destra rappresentato da Rocío Monasterio e osteggiato (ovviamente) dalla Sinistra e dal 'mainstream' mediatico e immediatamente bollato come 'fascista' saranno fondamentali per consentire a Isabel Díaz Ayuso, esponente del Partito Popolare (PP) di ottenere una maggioranza che ha comunque sfiorato come assoluta con 65 seggi, facendo comunque il bis con il suo successo precedente, rispetto al quale ha ottenuto più del doppio dei seggi.
L'altro scossone è la doppia cocente sconfitta della Sinistra, compresa quella più radicale, che aveva identificato nello slogan 'democrazia o fascismo' la chiave di questa tornata elettorale.
Da una parte il crollo del Partito Socialista (PSOE), giù di 13 seggi rispetto al 2019, pareggiato da Mas Madrid, formazione progressista in crescita, diventata così leader della Sinistra. Dall'altra le clamorose dimissioni del 'coleta', il discutibile Pablo Iglesias, leader di Podemos, l'altra grande sconfitta.
Come preannunciato dai sondaggi precedenti al voto, il tracollo dei liberali di Ciudadanos (che passa dal 19% a meno del 4) lascia l'altro partito della coalizione di governo nell'ultima legislatura fuori dell'Assemblea regionale.
Clamoroso il distacco per quanto riguarda i singoli partiti, con il PP che sfiora il 43% dei voti, seguito a distanza siderale dal PSOE, appena sotto al 19%. Mas Madrid non va oltre il 17%, mentre VOX arriva a ridosso del 10%, quarta forza della Comunidad, un risultato comunque importante, anche vista l'alta affluenza alle urne.
Un' affluenza da record, appunto, malgrado la pandemia, un risultato enorme e una autentica vittoria della democrazia popolari contro i fantasmi sbandierati dalle forze radicali 'rosse', che non hanno fatto mancare, come consuetudine (anche in Spagna si seguono le tradizioni 'italiane'), violenti scontri a margine delle proteste contro VOX.
Raggianti i commenti dei vincitori: "Madrid ha fatto una mozione di sfiducia al 'sanchismo'", ha detto la Ayuso ai suoi sostenitori, in festa sotto la sede nazionale del PP. "Madrid è il chilometro zero del cambiamento", le ha fatto eco Pablo Casado, presidente dei popolari. La sua leadership nazionale, secondo alcuni analisti, adesso potrebbe essere messa in discussione dallo slancio ottenuto proprio dalla Ayuso, che la Sinistra definisce 'trumpiana'. "E' l'inizio di un cambio rotta per tutta la Spagna", ha sostenuto sulla stessa linea la Monasterio, candidata di VOX. "Podemos non è riuscito a sfondare nei seggi elettorali, la sinistra più radicale d'Europa ha fallito, la gente di Madrid le ha voltato le spalle", ha concluso il portavoce del partito di Vox, Jorge Buxadé. "Siamo soddisfatti dell'alta affluenza, cresciuta di più di mezzo milione di elettori rispetto alle precedenti elezioni regionali".
Dall'Italia, infine, sono arrivati anche i complimenti della Lega e di Matteo Salvini: "Complimenti e buon lavoro alla presidente Isabel Díaz Ayuso - ha twittato il leader leghista -, vincitrice delle elezioni di Madrid, donna di buonsenso e coraggiosa, che ha coniugato tutela della salute, diritto al lavoro e libertà".

Il 'tweet' di felicitazioni di Matteo Salvini a Isabel Díaz Ayuso