giovedì 28 novembre 2024

Secondo Biden gli ucraini devono mandare in guerra anche i ragazzi di 18 anni

La pagina del Financial Times dedicata alla notizia
L'amministrazione americana uscente di Joe Biden porta il mondo sempre più sull'orlo della guerra globale.
Giusto un 'reminder' per tutti coloro che hanno visto nella vittoria elettorale di Donald Trump presunti segnali di fine del mondo e fine della libertà. Sappiate che, se avesse vinto Kamala Harris, sarebbe arrivata la fine. Punto.
L'amministrazione Biden ha infatti, in queste ultime ore, esortato il governo ucraino a ridurre l'età minima per la leva da 25 a 18 anni per far fronte alla carenza di soldati, mentre le forze russe incalzano.
L'appello a Kiev per rafforzare i suoi ranghi è arrivato nel mezzo delle indiscrezioni secondo cui il prossimo presidente (Trump) adotterà un nuovo approccio che potrebbe includere una pressione su Kiev per trovare un accordo di pace con Mosca.
Un alto funzionario dell'amministrazione Biden ha affermato che l'Ucraina si trova ad affrontare una crisi di reclutamento "esistenziale" poiché deve affrontare un nemico molto più grande con armi più avanzate e con le sue scorte di volontari in diminuzione.
"La semplice verità è che l'Ucraina attualmente non sta mobilitando o addestrando abbastanza soldati per rimpiazzare le perdite sul campo di battaglia e tenere il passo con la crescita militare della Russia", ha detto il funzionario, parlando in condizione di anonimato.
Incalzato su quella che Washington considera un'eta' minima adeguata, il funzionario ha risposto che "pensiamo che ci sia un reale valore nel considerare l'abbassamento dell'età di reclutamento a 18 anni" in linea con il punto di riferimento statunitense.
Confermando così anche l'espressione usata dal noto giornalista Toni Capuozzo durante una trasmissione televisiva: "fino all'ultimo ucraino". (fonte: AGI)