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venerdì 7 gennaio 2022

Roma, un livello di bassezza che solo un club allenato da Mourinho può raggiungere

La ridicola foto scelta dalla Roma a corredo del ko di Milano
Roma
sconfitta sul campo senza appello dal Milan per 3-1, ma sconfitta anche negli spogliatoi dai vaniloqui di José Mourinho, che infantilmente sventola, nello stile della volpe e l'uva, la favoletta del rifiuto a una presunta offerta di lavoro giuntagli dalla società rossonera (per poi venire licenziato in malo modo alla corte milionaria del Tottenham Hotspur). Infine sconfitta anche sui 'social', con la società che scende a un livello di bassezza che solo una squadra allenata dall'ex Special One può raggiungere: come una squadra di periferia, l''intellighentzia' comunicativa della società, forse ammaestrata da Mourinho, piazza la foto della maglia apparentemente tirata da Tonali nei confronti di Zaniolo. Immagine che trae in inganno, visto che lo scambio di scorrettezze era stato reciproco e, in questi frangenti, la ragione viene sempre data a chi difende.
Il tutto con la volontà di giustificare la netta sconfitta sul campo con una serie di pretese ingiustizie arbitrali (come sostenuto da Mourinho in conferenza stampa), forse dimenticandosi che l'unico rigore plausibile non assegnato sia stato quello per la sventolata potente ai danni di Krunic nell'area giallorossa.
Il tutto sorvolando sull'autentica 'caccia all'uomo' inscenata dalla Roma, nella seconda parte del primo tempo, soprattutto ai danni di Tonali e Messias.
Il tutto dimenticandosi del clamoroso 'tuffo' del sempre isterico Zaniolo in area che avrebbe meritato il cartellino giallo con conseguente espulsione (il giocatore era già ammonito).
Molto più maturi i tifosi romanisti che, infischiandosene delle pretese 'mourinhane', hanno scritto commenti al vetriolo, tipo: "Ma ce lo date un premio se abbiamo visto tutti e 90 i minuti?".
All'ombra del Colosseo c'è ancora molta strada da fare per diventare una grande squadra, almeno dal punto di vista mentale.

domenica 17 maggio 2020

Mascherine tricolori in piazza per difendere commercianti e partite IVA

La foto d'apertura dell'articolo de "Il Primato Nazionale"
L'AGI parla di 'un centinaio', l'articolo de "Il Primato Nazionale" recita invece 'centinaia'. Sta di fatto che, malgrado la pubblicità 'regresso' che viene fatta contro ogni evento organizzato da Casapound, in tanti fra commercianti, ristoratori e partite IVA - ovvero la trave portante dell'economia italiana e la preferita da colpire per gli alfieri del dirigismo centralista neocomunista - sono scesi in strada a Roma per protestare, ordinatamente, silenziosamente e con mascherina tricolore rigorosamente appiccicata al volto, contro i provvedimenti economici adottati dal Governo Conte.
Pur nella tranquillità generale, la polizia è riuscita a trovare una scusa per fermare il corteo. "Il Primato Nazionale", attraverso Ilaria Paoletti, racconta: "...sebbene la protesta delle 'Mascherine' sia, per l’appunto pacifica, la tensione sale quando in una stretta via del centro che sbocca in piazza di Spagna centinaia di manifestanti vengono bloccati da decine di camionette delle forze dell’ordine e agenti in assetto antisommossa... Tutto viene riportato alla normalità dopo un paio d’ore. I manifestanti vengono lasciati andare uno ad uno dalle forze dell’ordine, dopo aver chiesto i documenti ad alcuni di loro".
L'AGI riporta il virgolettato di uno dei presenti: "Hanno chiesto i documenti ai partecipanti minacciando sanzioni e pene esemplari, più che l'Italia sembra la Cina"...

lunedì 30 marzo 2020

Soldi dallo Stato, Roma ancora privilegiata rispetto a Milano

Milano e Vincenzo, la distanza rimane (foto da Wikipedia)
Il curioso smistamento dei famosi 400 milioni in buoni spesa (che siano briciole oppure fondi sufficienti lo si saprà in tempo molto breve) trova ancora una volta una sperequazione fra Nord e Sud, a tutto vantaggio di quest'ultimo.
La prima follia è senza dubbio quella che questi soldi, prima che finire nelle tasche dei cittadini, veri bisognosi del momento, transiteranno, e non si sa per quanto, da quelle delle istituzioni, regioni e comuni.
Ovviamente è vietatissimo fare polemiche, per non venire tacciati di disfattismo, e così passa quasi sotto silenzio che, ancora una volta, sarà Roma a farla da padrona: alla Capitale spetteranno infatti 15.081.448,63 euro, più del doppio di quelli che arriveranno a Milano (7.279.992,68 euro). Per la città di Torino saranno previsti 4.624.000 euro, mentre per Napoli e Palermo ecco arrivare 7.625.000  e 5.143.000 euro.
Solo il 20% (per un totale di 80 milioni di euro) verrà dedicato alle zone più povere del Paese, in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale.
Inoltre è previsto che 386.945.839,14 euro vadano in favore dei Comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario, alla Regione Siciliana e alla Regione Sardegna, mentre i restanti 13.054.160,86 euro siano destinati in favore delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Va aggiunto che già normalmente, riguardo ai soldi che lo Stato trasferisce ai Comuni ogni anno, prendendo come esempio il 2018, il Comune di Roma ha ricevuto 765 milioni di euro da parte dell’amministrazione centrale, circa 12 volte in più del contributo ricevuto dal Comune di Milano e il doppio di quello trasferito al Comune di Napoli. Razionalmente si potrebbe pensare che i Comuni con più abitanti ricevano più soldi ma, secondo l’indagine pubblicata da True Numbers, non è così. Genova, che ha circa 580.000 abitanti, nel 2018 ha ricevuto trasferimenti per 166 milioni di euro, quasi il doppio rispetto a Milano (64 milioni), la cui popolazione però supera il milione. Sempre meno, comunque, delle risorse ricevute dal Comune di Napoli: quasi 380 milioni a fronte di 966mila abitanti.

sabato 8 maggio 2010

Roma e Inter, la crema (rancida) del calcio italiano

Roma e Inter, ovvero la 'crema' del calcio italiano. Una crema un po' rancida, per dirla tutta, che ci ha fatto venire il voltastomaco in questo finale di stagione. In realtà, in epoche diverse, le due 'meravigliose' si sono spesso distinte per il cattivo gusto con cui armeggiavano nella stanza dei bottoni (dagli anni di 'Farcao' per l'una a quelli di Guido Rossi per l'altra). Ora per hanno veramente 'sbracato' e quindi, finalmente, senza tema di essere tacciati per faziosi, possiamo urlar loro in faccia: ci date il vomito!

Ma ora passiamo a leggere i post di Milano 2.0 dove si riassume un po' questo 'splendido' finale di stagione:
Inter-Roma, una sfida per stomaci forti... dove vince la nausea
Il 'primo titulo' dell'Inter conta molto di più di quanto possa sembrare...
E Moratti si travestì da Buster Keaton: «All’Olimpico ho sofferto sino alla fine»
Lazio-Inter, un 'biscotto' adatto solo per chi è convinto che le telefonate le facevano solo 'alcuni'...

domenica 24 maggio 2009

Il fumetto del Milan stavolta è senza lieto fine

C’erano proprio tutti quest’oggi alla festa del Milan. Al Paper Park di Paperopoli c’erano proprio tutti per l’addio del Capitano e per l’ingresso ufficiale nella Coppa dei Paperoni 2009-10. In tribuna, come in ogni buon fumetto che si rispetti, accanto a Zio Paperone c’era anche Zio Fester, e chissenefrega se questo fumetto lo giriamo un po’ a modo nostro, tanto Senderos al posto di Lurch va benissimo (va benissimo in difesa quando si gira lentamente verso Dida e gli fa, con fare interrogativo: ‘Chiamato’?). in queste grandi feste di popolo anche i fumetti e le serie televisive si uniscono, e così mi è parso di vedere, sempre nella tribuna del Paper Park, pure i Fantastici Quattro, Ironside e Barnaby Jones, oltre al tenente Colombo e ad alcuni militi della sicurezza di Star Trek.

In campo invece, solo nella ripresa si è visto Paperinho entrare per dare una mano ai compagni, visto che Quaqua oggi pareva particolarmente spento e, probabilmente, con la mente forse già rivolta al Real Madrid. Del ‘Papero’ (inteso come Pato) nessuna notizia. La Roma di Qui, Quo e Qua è parsa imprendibile per i rossoneri... Continua a leggere su Milano 2.0