Olivier Giroud calcia il rigore dell'1-0 (foto sito AC Milan) |
Alla fine però il Milan strapazza la Roma per 3-1, esalta tutti i ragazzi della squadra, fa giocare con profitto perfino elementi che credevo già altrove (Andrea Conti) e perfino Tiémoué Bakayoko riesce a non fare brutta figura, se si eccettua il primo orribile stop, a pochi secondi dall'ingresso in campo.
Una gara potente e senza sbavature, malgrado le tantissime assenze, un primo gol arrivato grazie a un rigore forse generoso ma che, regolamento alla mano, ci sta tutto, e felicità per la rete di Olivier Giroud, mio idolo fin dai tempi dell'Arsenal, giocatore che ha bisogno della rete per ritrovare una fiducia fondamentale , per lui e per la squadra.
Il raddoppio arriva proprio per merito suo, una 'rapina' in area da attaccante d'altri tempi, un palo clamoroso da posizione angolatissima, e lì ecco pronto Junior Messias, una favola stupenda la sua e una partita di grande sostanza, a mirare l'angolino dal limite dell'area.
Mike Maignan regala un intervento 'siderale' (ciao ciao Paperumma, e chi si ricorda di te?), ma sull'angolo successivo nulla può contro una deviazione sotto rete di Tammy Abraham, lasciato imprudentemente troppo libero sugli sviluppi di un corner.
La Roma cerca il caos, Nicolò Zaniolo, Lorenzo Pellegrini e Rick Karsdorp fanno a gara d'isteria e, a inizio ripresa, Zaniolo si butta in vergognosa rischiando un giallo che lo avrebbe mandato a casa sotto la doccia prima della fine, mentre il secondo giallo arriva, sempre nel secondo tempo, per l'olandese, forse nel momento più delicato nella ricerca del pareggio romanista.
Maignan ci mette ancora una pezza bravamente ma, passato il primo quarto d'ora della ripresa, il Milan riordina le fila. L'ingresso di Rafael Leão segna la gara a favore del Diavolo, con una grandiosa azione di contropiede vincente, con un gran tiro che non lascia speranze a Rui Patricio. Il tutto dopo due clamorose traverse di Brahim Diaz e Alessandro Florenzi e prima dell'ennesima sfuriata di Leão sulla sinistra, che provoca il secondo penalty della serata, questo netto, con relativa espulsione di Gianluca Mancini (doppio giallo). Sulla palla, inevitabilmente, noblesse oblige, va Zlatan Ibrahimovic, entrato a metà ripresa. Il rigore è tirato male, bravo Rui Patricio a pararlo. Unico neo di una serata trionfale, ma un errore perdonabile al termine di una gara quasi perfetta.
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I miei TOP 3 della serata:
1. Mike Maignan; 2. Junior Messias; 3. Rafael Leão.