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martedì 25 aprile 2023

Hockey ghiaccio, Bielorussia: il presidente Lukashenko premia il Metallurg campione

Lukashenko sullo sfondo, il Metallurg festeggia
Basta un gol al Metallurg Zhlobin per vincere la decisiva gara-7 e imporsi per la seconda volta consecutiva (e per la seconda volta di fila in gara-7) e per la terza nella sua storia l'Extraliga della Bielorussia, denominata per l'occasione President's Cup.
Avversario di turno il Neman Grodno, altra grande forza del Paese filorusso, e pertanto 'bannato' dalle grandi competizioni internazionali.
Anche in questo caso partita trasmessa in diretta sui canali di Youtube per ottenere una maggiore visibilità.
Sugli scudi il portiere Alexander Samoilov, autore di uno 'shutout' fondamentale, ma ancora più deciso il 'game-winning-gol' di Pavel Kupchikhin.
Grande entusiasmo nel palazzetto di Grodno, con larga rappresentanza ospite e coppa della vittoria consegnata direttamente dalle mani del presidente Alexander Lukashenko, grande appassionato di hockey (come il suo grande amico e alleato russo, Vladimir Putin), sceso sul ghiaccio direttamente sui pattini e autore di un lungo discorso in cui ha esaltato il senso dello sport e l'importanza di rendere omaggio anche alla squadra sconfitta.
Fuori programma poco prima della consegna del pesante trofeo: non appena le due splendide hostess presenti sul ghiaccio hanno consegnato la coppa nelle mani del presidente, uscendo dal tappetino rettangolare di sicurezza, una delle due è clamorosamente scivolata sui tacchi a spillo, incrociando le gambe e cadendo violentemente per terra. La ragazza si è subito rialzata, con tanto spavento e, forse, qualche ammaccatura, nascosta alle telecamere dalla premiazione in corso.

Le immagini dell'evento tratte dalla trasmissione su Youtube, in una si noti la caduta della hostess:









Il tabellino della partita:

L'albo d'oro del campionato bielorusso:

lunedì 8 novembre 2021

Invasione clandestini, l'Ungheria condanna l'Unione europea: "Vivono su di un altro pianeta"

Peter Szijjarto alla BBC nel 2019
Attacco durissimo, e non potrebbe essere altrimenti, da parte del ministro degli Esteri dell'Ungheria, Peter Szijjarto, all'Unione europea, dopo l'ennesimo tentativo di invasione subito dal Vecchio Continente ai suoi confini orientali, in questo caso in Polonia, da parte di migliaia di clandestini mediorientali, in stragrande maggioranza islamici, 'utili idioti' nelle mani del premier/dittatore della Bielorussia, Alexander Lukashenko (è presidente della nazione ex sovietica dal 1994, ovvero 27 anni) che a questo modo replica alle sanzioni comminategli proprio dall'Europa.
L'Ungheria di Viktor Orban è tornata a chiedere ad alta voce la costruzione di muri allefrontiere, unico mezzo efficace, secondo Budapest, per fermare il flusso inarrestabile di 'migranti' illegali.
Secondo Szijjarto, citato dai media serbi, è assurdo che l'Unione europea continui a rifiutarsi di finanziare l'erezione di barriere ai suoi confini esterni. A suo avviso, infatti, la pressione sulla UE da sud, sudest ed est è "senza precedenti". "Ora Lettonia, Lituania e Polonia affrontano gli stessi problemi che ebbe l'Ungheria nel 2015", ha detto Szijjarto.
"E' difficile, ha aggiunto, comprendere per quale motivo la commissione europea finanzi tutto quello che favorisce e rafforza l'immigrazione illegale invece di trovare i modi per fermarla. Si comportano come se non fossero di questo pianeta, negando il sostegno ai paesi che vogliono alzare i muri", ha aggiunto il ministro. (fonte: ANSAmed)
Leggi "About Hungary", il blog con le ultime notizie dall'Ungheria NON raccontate da "La Repubblica" 

Polonia, ultima difesa contro l'invasione di migliaia di clandestini

Militari polacchi alla frontiera (foto Notiziario Estero)
Polonia terra di confine e di difesa
, non solo per se stessa, ma per tutta l'Europa. E, una volta tanto, l'Unione Europea non cede alle facili demagogie, ma corre in aiuto, almeno a parole, del governo di Varsavia, anche perché consapevole che, dopo la Polonia, l'intero Vecchio Continente sarebbe la meta delle orde di clandestini mediorientali pronti a sfondare il confine.
Clandestini che si stanno ammassando pericolosamente a migliaia, vere e proprie 'truppe' d'invasione, 'utili idioti' nelle mani del premier bielorusso Alexander Lukashenko, usati come rappresaglia per le sanzioni imposte dall'Europa dopo il dirottamento a Minsk di un volo di linea Atene-Vilnius con a bordo un oppositore del regime.
L'agenzia AGI riporta come il presidente polacco, Andrej Duda, abbia deciso di anticipare il suo ritorno dalla Slovenia e abbia avuto una conversazione telefonica con il suo omologo lituano, Gitanas Nauseda. Duda, fa sapere un portavoce, stabilirà ulteriori contatti con gli alleati dell'Unione Europea e della NATO. Sempre secondo quanto riporta l'AGI, i migranti, in larga parte iracheni e siriani, sarebbero giunti a Minsk (capitale della Bielorussia) in aereo dopo aver ricevuto un visto turistico bielorusso, spesso con voli diretti da Beirut, Damasco e Amman. Da lì sarebbero stati condotti al confine dagli stessi militari bielorussi fino alla frontiera di Kuznica, dove la situazione sarebbe "sempre più tesa", secondo quanto riferisce il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak.
Dure le reazioni anche della Germania. "Il regime di Minsk si comporta come un trafficante di migranti, e l'Europa prenderà posizione insieme", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo tedesco, Steffen Seibert.
Infine la dura posizione del premier polacco, Mateusz Morawiecki. "Il confine della Polonia non è solo una linea su una mappa, bensì è sacro", ha scritto su Facebook, che ha aggiunto come, proprio per difendere questo confine "generazioni di polacchi hanno versato il loro sangue".
Leggi l'articolo de "Il Primato Nazionale":