lunedì 8 novembre 2021

Polonia, ultima difesa contro l'invasione di migliaia di clandestini

Militari polacchi alla frontiera (foto Notiziario Estero)
Polonia terra di confine e di difesa
, non solo per se stessa, ma per tutta l'Europa. E, una volta tanto, l'Unione Europea non cede alle facili demagogie, ma corre in aiuto, almeno a parole, del governo di Varsavia, anche perché consapevole che, dopo la Polonia, l'intero Vecchio Continente sarebbe la meta delle orde di clandestini mediorientali pronti a sfondare il confine.
Clandestini che si stanno ammassando pericolosamente a migliaia, vere e proprie 'truppe' d'invasione, 'utili idioti' nelle mani del premier bielorusso Alexander Lukashenko, usati come rappresaglia per le sanzioni imposte dall'Europa dopo il dirottamento a Minsk di un volo di linea Atene-Vilnius con a bordo un oppositore del regime.
L'agenzia AGI riporta come il presidente polacco, Andrej Duda, abbia deciso di anticipare il suo ritorno dalla Slovenia e abbia avuto una conversazione telefonica con il suo omologo lituano, Gitanas Nauseda. Duda, fa sapere un portavoce, stabilirà ulteriori contatti con gli alleati dell'Unione Europea e della NATO. Sempre secondo quanto riporta l'AGI, i migranti, in larga parte iracheni e siriani, sarebbero giunti a Minsk (capitale della Bielorussia) in aereo dopo aver ricevuto un visto turistico bielorusso, spesso con voli diretti da Beirut, Damasco e Amman. Da lì sarebbero stati condotti al confine dagli stessi militari bielorussi fino alla frontiera di Kuznica, dove la situazione sarebbe "sempre più tesa", secondo quanto riferisce il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak.
Dure le reazioni anche della Germania. "Il regime di Minsk si comporta come un trafficante di migranti, e l'Europa prenderà posizione insieme", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo tedesco, Steffen Seibert.
Infine la dura posizione del premier polacco, Mateusz Morawiecki. "Il confine della Polonia non è solo una linea su una mappa, bensì è sacro", ha scritto su Facebook, che ha aggiunto come, proprio per difendere questo confine "generazioni di polacchi hanno versato il loro sangue".
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