sabato 10 luglio 2021

Ungheria, le ritorsioni UEFA 'patetiche e codarde'

Non si è fatta attendere la reazione dell'Ungheria alla sanzione inflitta dall'Uefa, tre partite a porte chiuse e 100 mila euro di multa, per i presunti comportamenti omofobi (cori e striscioni) durante le partite di Euro 2020 giocate dalla nazionale magiara a Budapest e Monaco di Baviera.
"Un'istanza patetica e codarda. Si vergognino" ha scritto il ministro degli Esteri del governo di Viktor Orban, PeterSzijjarto, sulla sua pagina Facebook in un post in cui ha ironizzato sull'operato della Uefa stessa, accusata provocatoriamente "di impiegare degli informatori" come quelli che imperversavano "durante il comunismo".
Secondo Szijjarto l'organismo sembrerebbe "non aver altro da fare che scrivere rapporti su quello che e' stato detto o non detto dal pubblico" senza però "avere prove" e basandosi solo "su ciò che viene segnalato".
Le sanzioni dell'Uefa sono state prese per alcuni presunti cori razzisti che sarebbero stati emessi il 19 giugno, nel corso degli Europei di calcio, scorso contro i giocatori di colore della nazionale francese dalla tribuna dello stadio di Budapest dove si trovavano gli ultrà ungheresi. L'Uefa ha anche riferito che sarebbero stati mostrati alcuni striscioni considerati omofobi durante le altre partite del primo turno contro il Portogallo e la Germania. (fonte AGI)