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giovedì 15 maggio 2025

Brasile: Carla Zambelli condannata a 10 anni di prigione

Carla Zambelli (foto Facebook)
La Corte Suprema brasiliana ha condannato la deputata Carla Zambelli a 10 anni di prigione per accesso abusivo del sistema elettronico del Consiglio brasiliano di Giustizia, avvenuto nel 2023.
La sentenza, resa pubblica dall’Agência Brasil, è stata decisa con il voto dei giudici Alexandre de Moraes, Flávio Dino, Cristiano Zanin, Luiz Fux e Cármen Lúcia.
Oltre alla pena detentiva, Zambelli perderà il suo seggio alla Camera dei deputati e dovrà pagare due milioni di reais (circa 317mila euro) per danni morali collettivi.
La somma dovrà essere divisa con Walter Delgatti, l’hacker coinvolto nella vicenda, condannato a otto anni e tre mesi di prigione.
Secondo la Procura generale, Zambelli sarebbe stata l’autrice intellettuale dell’accesso, utilizzato per emettere un falso mandato di arresto contro il giudice Alexandre de Moraes.
La deputata, esponente dello stesso partito dell’ex presidente Jair Bolsonaro, ha dichiarato di essere vittima di persecuzione politica e ha negato ogni responsabilità. Tuttavia, avrà la possibilità di presentare ricorso contro la decisione della Corte Suprema.
Un caso giudiziario che potrebbe avere conseguenze rilevanti sulla politica brasiliana.

venerdì 18 febbraio 2022

Brasile: alluvione e frane a Petropolis, oltre 100 i morti

L'apertura del sito web del giornale "O Globo"
Tragedia a Petropolis
, città brasiliana dello Stato di Rio de Janeiro con quasi 300mila abitanti: le piogge torrenziali hanno provocato una serie di inondazioni che hanno provocato,finora, 117 vittime.
Le squadre di soccorso in cerca dei dispersi del disastro sono state costrette a sospendere temporaneamente il loro intervento a causa del rischio di nuove frane.
Agenti della Protezione Civile e altri enti pubblici hanno dovuto bloccare diverse strade della città.
"In un'ora sono stati registrati 60,54 millimetri" di pioggia, ha reso noto la stessa Protezione Civile, che aveva precedentemente evacuato in funzione preventiva diverse aree della regione in vista della nuova perturbazione.
Secondo l'ultimo bilancio ufficiale, sono decine i dispersi dopo la tempesta dei giorni scorsi mentre almeno 850 persone sono state costrette a lasciare le loro case. (fonte: AGI)

venerdì 5 novembre 2021

Bolsonaro respinge le pretese LGBT: "Il linguaggio 'gender' non è cultura"

Jair Bolsonaro durante il suo discorso online
E' considerato il 'grande male del mondo', il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, eppure il suo pensiero sul cosiddetto 'linguaggio neutrale' è estremamente chiaro e lucido.
Nel suo tradizionale colloquio via 'social' del giovedì ha parlato del linguaggio 'gender' affermando che "non è cultura", commentando una controversa decisione del suo governo sulla questione.
Il presidente ha così difeso una decisione del ministero della Cultura brasiliano, che giovedì scorso ha posto il veto all'uso del cosiddetto 'linguaggio inclusivo' nei progetti culturali che aspirano a finanziamenti pubblici. Il provvedimento obbliga gli artisti che vogliano risorse dallo Stato per sviluppare le loro creazioni a evitare espressioni come "todes", "tod@s" o "todxs" nei progetti che presentano all'amministrazione o nelle opere che producono.
Nella bizzarra ideologia 'gender' il linguaggio cosiddetto 'neutrale' rispetto al genere pretenderebbe di includere persone non 'binarie', ovvero coloro che non si identificano né con il genere maschile né con quello femminile.
Il governo brasiliano, uno dei pochi a resistere alle 'retate ideologiche' del mondo LGBT, ha sostenuto che "l'uso di segni incomprensibili, il cui obiettivo è pura bandiera ideologica, impedisce la fruizione della cultura e dei suoi prodotti perché interrompe il processo di comunicazione".
Esiste, sempre in Brasile, un disegno di legge in discussione alla Camera dei deputati, che mira proprio a impedire l'uso del linguaggio definito 'inclusivo' nelle scuole pubbliche. (fonte: AGI)

venerdì 8 maggio 2020

Brasile, Corea e Africa, il Coronavirus non si ferma

Un'immagine di Rio de Janeiro
Mentre l'Europa cerca di contenere il contagio da Covid-19, il Coronavirus non si ferma e 'picchia duro' nel resto del mondo.
Rio de Janeiro, la seconda maggiore città del Brasile, dopo San Paolo, si avvia verso il lockdown per cercare di contenere l'aumento dei casi. A sollecitare attraverso un documento "severe misure di isolamento sociale" è stata da ultimo la Fondazione Oswaldo Cruz (Fiocruz), l'istituto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo nel campo delle scienze biologiche. Lo Stato di Rio ha registrato finora oltre 13mila casi e più di 1200 morti a causa del virus.
In Corea del Sud le autorità sanitarie hanno confermato 13 casi in più rispetto al conteggio di ieri, 12 dei quali connessi a un paziente che ha visitato cinque tra club e bar nel quartiere di Itaewon a Seul nello scorso fine settimana. E' "molto probabile che ci siano piu' casi" ha dichiarato il vice ministro della salute sudcoreano, Kim Ganglip.
Infine, sebbene in Africa la diffusione del Covid-19 sia più lenta, la sua diffusione rischia di durare anni, uccidendo fino a 190mila persone nei prossimi 12 mesi. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità questo potrebbe essere l'andamento di una pandemia destinata a diffondersi in diversi focolai di trasmissione durante i prossimi mesi e a sopraffare un sistema sanitario carente.

Infermiere militari sudcoreane in azione

lunedì 28 giugno 2010

Brasile-Cile, il caso Rojas e la copertina di Playboy

Riporto dal Corriere Canadese: Il 3 settembre 1989, al Maracanà di Rio de Janeiro, Brasile e Cile giocano una gara fondamentale per la qualificazione ai Mondiali di Italia ’90. Entrambe sono a quota 5 punti e i cileni devono assolutamente vincere. Il clima è arroventato e, al 70’, un mortaretto scoppia nei pressi del portiere ospite Roberto Rojas. Con il Brasile in vantaggio 1-0, l’estremo difensore del Cile si accascia a terra come tramortito, e poco dopo tutta la squadra si ritira, pensando di poter vincere la gara a tavolino. La realtà fu ben diversa: la partita verrà data vinta alla Seleçao 2-0 a causa del ritiro degli avversari, ma soprattutto quella di Rojas fu tutta una finzione. Il video infatti dimostrò che il portiere non era stato nemmeno sfiorato dal petardo. Alcune fonti riportano addirittura che si fosse ferito da solo usando una lametta che si era portato dagli spogliatoi. Alla fine, oltre al ko a tavolino, Rojas fu squalificato a vita assieme al tecnico Orlando Aravena e al medico della squadra Daniel Rodriguez. Il Cile non venne ammesso alle qualificazioni per i Mondiali 1994. Rosemary de Mello, la fan brasiliana che aveva scagliato il mortaretto divenne invece famosa come modella di Playboy. Era nata la “televisione-reality”.

mercoledì 16 giugno 2010

Il Brasile vince e Toronto diventa Rio...

Toronto, 15 giugno. Il Brasile supera la Corea del Nord per 2-1 nella prima giornata del suo Mondiale, ma sembra quasi che abbia ottenuto il 'visto' per le semifinali. Forse vi ho già accennato alle tante anime di Toronto, alla sua multietnicità e multiculturalità nel senso più positivo del termine. Qui ognuno è ciò che è, non ciò che una etichetta preconcetta gli ha affibbiato. E di conseguenza, anche i vari gruppi etnici, immersi nel "salad bowl" canadese, mantengono la propria identità. Tutto questo per dirvi che la città, o almeno la parte in cui vivo (che dovrebbe essere la vecchia Little Italy), brulicava di fans brasiliani o comunque di origine sudamericana strombazzanti alle 7 di sera canadesi. E questo malgrado la striminzita vittoria sulle 'truppe' nordcoreane, la cui difesa è stata per lungo tempo minata come e meglio di una linea di confine. Ora attendo con ansia il 'derby' Brasile-Portogallo per vedere se la "salad bowl" diventerà ancora più saporita...

sabato 22 maggio 2010

Il calcio africano prima di Eto'o e Drogba...

In attesa degli imminenti Mondiali del Sud Africa, vi ripropongo uno dei momento più 'alti' di tutta la storia delle rassegne iridate di sempre. Siamo nel 1974, in Germania (Ovest), la partita è Brasile-Zaire, e il calcio africano non è proprio sviluppato come al giorno d'oggi. Samuel Eto'o e Didier Drogba devono ancora nascere, ma anche Roger Milla è probabilmente un simpatico giovanotto... ecco quello che i giocatori zairesi (in pratica il Congo Belga) riuscirono a fare...

lunedì 9 novembre 2009

Milano, stanotte dormi nelle mie braccia...

Osservo la mia Milano immersa nelle foschie di novembre e i miei occhi lacrimano scorrendo veloci sulla finestra, affiancando le gocce di pioggia che rimbalzano sui fiori esposti sul balcone. Primi brividi d’inverno, per loro e per me, quasi mi avvicino per alitare loro un po’ di calore.
Il Milan ha vinto all’Olimpico con la Lazio per 2-1
, gol di Thia
go Silva e Pato, doppietta brasiliana e allora non posso non pensare al ritmo sincopato della bossanova di João Gilberto e Tom Jobim (‘Desafinado’), a quell’armonia che mischia così sapientemente quel piano triste un po’ francese e quella canzone da strada che potrebbe tranquillamente appartenere a un vicolo di quelli di Porta Ticinese, forse quello delle Lavandaie, dove ancora adesso si possono vedere le pietre dove i panni venivano appoggiati, strizzati e violentati da quelle mani di cento e più anni fa.
Ho scoperto il valore della parola ‘saudade’ e ora lo vivo così intimamente da farmi straziare da ogni sua nota, mentre Stan Getz e Astrud Gilberto intonano con una sfrontatezza tutta anni ’60 le note di ‘Corcovado’.
Penso al mio Duomo di notte, alla musica di Alberto Fortis e alla nebbia che avvolge San Siro ripieno di strabordante calore rossonero. Calore di popolo, calore di vita, calore di amore.

Il Canada è una donna bellissima, ma anc
he un po’ puttana. Milano è mia, solo mia, la sento dentro ogni parte del mio corpo. Ogni sua via mi è familiare, come la gente che la popola. Toronto invece non fa ancora parte di me, anche se sto cercando di persuaderla che potrei anche piacerle. Questione di tempo, mi dico, e di qualche bella partita di hockey vista dal vivo o in televisione.
Intanto guardo i rigagnoli della pioggia annebbiare le finestre di casa mia, oppure questa sera sono io che mi sento particolarmente legato a questo posto. Il clarinetto di ‘Atração Sensual’ diretta da Tony Vella mi fa ricordare Cochi e Renato che ballano fuori dallo stadio cantando ‘E la vita l’è bela’, un’ironica e amara presa di coscienza della vita del povero diavolo, sempre alla ricerca della famosa ‘svolta’, che però non arriva mai. Ma tanto, ‘basta avegh l’umbrela…’.
Ed è tutto così diverso, tutto così operaio rispetto al Media Gondola dell’Air Canada Centre, dove solo pochi giorni fa ho coronato uno dei sogni della mia vita, assistendo in tribuna stampa alla mia prima partita NHL come giornalista accreditato, Toronto Maple Leafs-Tampa Bay Lightning.
Ma se basta questo giorno di pioggia a farmi provare tante emozioni in pochi secondi, e queste sensazioni sono così forti (intanto Elis Regina canta ‘Triste’) mi sembra ancora più incredibile pensare a quanto amore e passione ci lasciamo scivolare addosso mentre il nostro tempo scorre via.
La bossanova si avvia verso la fine, Chico Buarque e Telma Costa cantano ‘Eu te amo’. Ormai ho chiuso la finestra. Non vedo più la pioggia. Non so più cosa succeda fuori. Ancora pochi giorni di Milano, ancora pochi giorni di pioggia. La prossima partita del Milan non sarò più qui.

(Le foto non sono mie ma della fotografa degli allora esistenti Milano Vipers, squadra di hockey ghiaccio, fotografa di cui purtroppo ora non ricordo il nome...)

Ascoltate questa canzone per favore. Si chiama "Il Duomo di notte" ed è di Alberto Fortis. Assoluta poesia, fra le migliori canzoni italiane di sempre...