giovedì 10 giugno 2021

I paradossi di Rolling Stone: Saman uccisa dalla cultura patriarcale, non dall'Islam

Il post di Rolling Stone con l'articolo di Viola Stefanello
Eccovi servita l'ennesima buccia di banana su cui scivola la rivista musicale (forse) "Rolling Stone", nella sua versione italiana. 
La genialata porta la firma di Viola Serena Stefanello, 'giornalista' il cui profilo 'social' è scritto quasi completamente in inglese, colante quel senso di superiorità tipico di quelli che vanno a fare 'il brunch' e a comperare i 'gadgets' nella Quinta Strada a New York grazie ai voli 'Low Cost' perché loro sì, si sentono 'cittadini del mondo', e non hanno la mente gretta e meschina di quei 'rednecks' in formato italico che, disgraziati, timbrano vilmente il cartellino alle 8 e chiudono la propria giornata alle 18/19, oppure rischiano del proprio per cercare di guadagnare quello sporco denaro che appaghi la loro sete di avidità.
Preambolo lungo. Troppo. Le dita corrono ma vengono superate dal pensiero. E anche un po' dalla rabbia. Perché leggere un titolo del genere "Il caso di Saman Abbas non c’entra con l’islam" fa incazzare. Parecchio.
Svolgimento: "La scomparsa della 18enne di origini pakistane sta venendo strumentalizzata dalla destra. Ma farla passare per una questione di religione vuol dire ignorare un problema ben più presente nella nostra società: quello della cultura patriarcale, della violenza sulle donne, dei femminicidi".
Ogni commento su questa sequela di inesorabili sciocchezze, questo sì, sarebbe tempo perso. Leggere il resto, e io ci ho provato, pure.
L'unica nota positiva è aver potuto leggere i commenti di un pubblico, quello di "Rolling Stone" che, secondo quanto pensano 'loro', i 'costruttori del mainstream', dovrebbe essere facilmente infinocchiabile, per età, cultura e (presunta) ideologia. E invece no: sotto al post compare, quasi unanime, un coro di scherno, proteste, in qualche caso anche di insulti.
L'effetto di questa sempre più debordante follia di paradossi orwelliani (siamo praticamente di fronte a un vero e proprio caso di 2+2 = 5) è comunque quello di un lento, ma progressivo, risveglio della gente, una nuova presa di coscienza verso la realtà e nei confronti delle persone che ci circondano (nel più ampio senso della parola).
Gli strepitii del mondo LGBT, il buonismo spinto fino all'ossessione, la negazione dell'invasione islamica, i 'sentinelli' difensori di presunte intoccabili libertà spacciate per naturali, tutta questa umanità che si identifica nel nuovo triste concetto di Sinistra Moderna è il miglior viatico verso una più ampia presa di coscienza di una Destra nuova e pronta per diventare protagonista della scena politica, italiana e non solo.