domenica 6 giugno 2021

Occhio alla pashmina, tra moda e sostenibilità

Una delle pashmine di Zummy
Ci sono due donne, Gaia Novello e Gloria De Lazzari (madre e figlia) dietro al brand Zummy, nato da un amore profondo per la natura, focalizzandosi su una produzione etica e green lungo tutta la filiera.
Della produzione Zummy fa parte la pashmina-pareo, quintessenza della versatilità e della sostenibilità. Impegno che ha valso all’azienda la certificazione VVV+, il migliore livello del 'rating etico' Animal Free Fashion ideato dalla LAV per le realtà che non utilizzano alcun prodotto di origine animale.
L’avvolgente pashmina-pareo viene realizzata in quattro varianti, e da molti viene econsiderato un vero e proprio passepartout più chic dell’estate.
Angy, Jelly, Cory e Synphy, questi i nomi delle quattro 'pashmine' proposte per la primavera estate 2021, sono rifinite da sarte locali a partire dalla fibra di eucalipto proveniente da foreste gestite responsabilmente, il TENCEL™ Lyocell.
Leggero come la seta, straordinario per morbidezza e resa del colore, il Lyocell è anche traspirante, termoregolatore, anti-batterico e ipoallergenico. E sa far vibrare le fantasie di Zummy, ottenute usando inchiostri sostenibili e certificati per il rispetto di lavoratori, consumatori e ambiente. Ogni pashmina è unica e diversa dall’altra, proprio perché tutti i capi di Zummy sono cuciti uno a uno e la produzione non è industrializzata.
Spazio alle dimensioni: 205x140 centimetri, per un capo che si può portare come pareo e copricostume per passeggiare sul bagnasciuga, ma che si può anche drappeggiare su short casual e piccoli pezzi o sfoggiare durante serate a lume di candela, sopra lunghi abiti sottoveste.