Addio agli Angeli di Victoria's Secret (foto Getty) |
Non mi dilungo oltre, vi lascio al post di Laura, pubblicato su Facebook: "Quando vi dico che è in atto un chiaro disegno per demonizzare e criminalizzare tutto quanto è normalità, armonia e bellezza non mi credete. Adesso, come se ve ne fosse bisogno, abbiamo un'ulteriore conferma: il noto brand di intimo femminile Victoria's Secret ha deciso che non farà più sfilare in passerella i suoi iconici 'Angeli', cioè le modelle perché, a dire dell'ad del brand, che ahimé si è dovuto piegare ai nuovi standard che ci vuole imporre la solita e ben nota lobby politically correct, sarebbero espressione di una 'femminilità tossica'...".
Un passo oltre. Sempre la Tecce si sofferma sulle nuove 'icone' del brand: "La calciatrice Megan Rapinoe (decisamente bruttina, una delle 'odiatrici' preferite di Donald Trump, ndr), 35 anni, capelli rosa e una lunga militanza nell’attivismo Lgbt; la sciatrice cinese Eileen Gu, 17 anni; l’attrice indiana Priyanka Chopra, la modella transessuale brasiliana Valentina Sampaio, la fotografa femminista Amanda de Cadenet, la rifugiata del Sudan e modella Adut Akech; infine la modella plus-size Paloma Elsesser, taglia 14 (equivalente dell’italiana 50). Insomma, un iconico campionario di ciò che il sistema ha deciso di imporre: quota Lgbt (che ve lo dico a fà), la cinese che non sia mai siano colpevolizzati per la pandemia), l'attrice indiana (new entry nelle categorie protette), la trans (poteva mancare?), la femminista (embè), la rifugiata (welcome refugees!!) E chiaramente la plus size (che poi taglia 50 è obesa ma non si può dire e io non vi ho detto nulla). That'all folks".
Credo sia inutile aggiungere qualsiasi ulteriore commento. D'altra parte, ci troviamo di fronte a quella stessa umanità che considera Biancaneve e il Principe Azzurro una fiaba maschilista e diseducativa. Può bastare. E avanzare.