Il manifesto della 'quattro giorni' di Todi |
Impossibile recuperare notizie dell'evento dai media di regime: sul 'basys', il ben noto 'rullo' dove scorrono le ultime notizie, costruito apposta per le redazioni, digitando la parola Todi escono le notizie con, nel loro interno, 'cusTODIto' e 'meTODI', ma nulla sul festival. Idem se si cerca Città del Libro o affini.
Una vera campagna denigratoria, figlia del terrorismo dei giornali di regime, che invece hanno sprecato inchiostro per demonizzare l'evento.
Per quanto possano digrignare i denti dalla rabbia, i 'compagni' che si sono sperticati in manifestazioni, sit-in e denunce, hanno dovuto ingoiare il rospo di una quattro giorni molto interessante che ha, come unico torto, se così si può dire, quello di dare voce all'altra parte della barricata, quella del centrodestra, nemmeno necessariamente estremo.
Del resto, i relatori presenti nella città umbra tutto sono fuorché pericolosi iscritti a ricostituite bande armate di estrema Destra. Anzi, molti detengono una visione del mondo prettamente di Sinistra.
Sul palco di Todi sfileranno, fra il 17 e il 20 giugno, personaggi del calibro di Fausto Biloslavo, Gian Micalessin, Francesco Borgonovo, Laura Tecce, Toni Capuozzo, Stefano Zecchi, Giampiero Mughini, Massimo Fini e Paolo Bargiggia.
Sicuramente un'occasione persa quella di non esserci, ancora di più, per chi la pensi in maniera diversa, quella di potersi confrontare con scrittori e pensatori che non hanno mai rifiutato il dibattito, quando questo sia sereno e impostato su basi intelligenti.
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