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giovedì 8 agosto 2024

Taylor Swift, giovani islamici preparavano una strage a Vienna

Taylor Swift (foto dal profilo Instagram)
Una mancata strage evitata per un soffio, tanti ragazzi scampati a un possibile nuovo attentato di matrice islamica, ancora durante un concerto di Taylor Swift. E' successo a Vienna, dove le autorità locali hanno bloccato sul nascere un piano terroristico clamoroso, che ha portato all'annullamento dei tre concerti della Swift previsti nella capitale austriaca.
Le due persone fermate dalla polizia nel giro di poche ore avevano in mente di colpire in una delle tre serate in cui era previsto il concerto della cantante americana. Il primo arresto è stato effettuato in un piccolo centro a un'ora di auto da Vienna, Ternitz. Il sospettato terrorista è un diciannovenne residente nella Bassa Austria, la cui identità non è stata rilevata ma è comunque stato reso noto che abbia giurato fedeltà all'Isis.
Il direttore generale per la pubblica sicurezza presso il Ministero degli Interni austriaco, Franz Ruf, in una conferenza stampa ha spiegato che le indagini avevano rilevato "attività preparatorie" per un attacco da parte del diciannovenne. Le forze dell'ordine hanno quindi arrestato il giovane e trovato e sequestrato "sostanze chimiche" sospette. Stando alle indagini l'uomo si era radicalizzato su internet. Il secondo sospetto è stato arrestato a Vienna e, secondo i media locali, avrebbe 17 anni anche se le autorità non hanno fornito ulteriori informazioni.
Secondo alcune testate austriache - ma le autorità locali non hanno confermato la notizia - ci sarebbero altri tre sospetti attentatori in fuga, anche loro coinvolti nella pianificazione di un attacco allo stadio Ernst-Happel.
Il capo della Polizia austriaca, Gerhard Pürstl, ha spiegato come sia stato scongiurato un pericolo definito 'concreto'.

giovedì 26 agosto 2021

La profezia di Putin: anche talebani tra i rifugiati afghani

Il presidente russo Vladimir Putin (foto profilo Twitter)
Il presidente russo VladimirPutin ha invitato a impedire l'arrivo dall'Afghanistan di "combattenti mascherati da rifugiati".
"I nostri partner occidentali chiedono con insistenza di accogliere i rifugiati nei Paesi dell'Asia centrale finché non otterranno un visto per gli Stati Uniti o per altri Paesi", ha detto Putin in una riunione con i responsabili del suo partito Russia Unita. "Ma chi può esserci tra questi rifugiati, come facciamo a saperlo?", si è chiesto, ricordando che "centinaia di migliaia, perfino milioni" di persone potrebbero voler fuggire dal territorio afghano. A quel punto dei "combattenti mascherati da rifugiati" potrebbero raggiungere la Russia dalle ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale che confinano con l'Afghanistan. (fonte: ANSA-AFP)