gli era stata appiccicata. Bello, coraggioso, vittima di una morte non qualsiasi, ma riservata ai pochi che affrontano la vita guardandola negli occhi.Gli intellettuali disprezzeranno chi si strapperà le vesti pensandolo. Ora però tutte le donne che lo hanno serbato nel cuore potranno conservarlo per sempre come un amore impossibile, ma non più così improbabile come sarebbe stato se la vita lo avesse lasciato invecchiare a fianco della sua compagna attuale o di qualche altra starlette del mondo dello spettacolo quasi circense che frequentava. Taricone come Presley, come Warhol, come Len
non, come Martin Luther King? Non a livello planetario, è chiaro, ma l'Italia del 'nuovo ordine' non potrà non tributargli i dovuti omaggi che si offrono a un 'cesare' del passato. Del resto, proprio l'imperiale memoria ci ricorda come perfino i dittatori più repellenti riuscissero ad avere il proprio stuolo di paggi, puttane ed eunuchi. E, se ci pensate, con la sua struttura statuaria, il suo corpo perfetto, il suo nome quasi 'barbarico' (un bel 'generale Taricone' non vi ricorda qualche condottiero romano della Roma già decadente?), possiamo concludere che Pietro Taricone verrà immediatamente consegnato ai libri di storia della nuova Italia del futuro. Nel 'virtuality-show' della nostra vita di oggi in fin dei conti tutto è possibile...(nelle foto Pietro Taricone e due delle donne che hanno segnato la sua vita: l'attuale compagna Kasia Smutniak, da cui ha avuto una figlia, Sophie, nel 2004, e Cristina Plevani, con cui ebbe una discussa relazione durante la trasmissione "Il Grande Fratello")