lunedì 28 giugno 2010
Renzo Bossi e quella scritta al X: "Picozzi Pirla"
Io ho fatto il liceo scientifico al X. Poi, per dovere, di qualche stupida legge, lo hanno dedicato a tal Francesco Severi, ma quella che ora è una normale e classica scuola dalle parti di Porta Domodossola a Milano, è stato uno splendido istituto in via Cagnola, condivisa con una non meglio definita 'scuola muraria' e successivamente trasformata in un tristissimo Oxford Institute. Detto questo, vorrei posare la mia attenzione su una scritta che ha campeggiato per anni invitta sulla facciata del X, appena sotto la finestra del secondo piano, scritta con caratteri rossi e in stampatello maiuscolo, con una precisione degna di un evento paranormale tipo cerchi nel grano o segni a Macchu Picchu: "PICOZZI PIRLA". Ora mi sono sempre chiesto chi cazzo fosse 'sto Picozzi, e cosa minchia avesse fatto per beccarsi 'sto pirla così aggratis. Allora, va detto, bastava molto poco per finrie nell'occhio del ciclone, soprattutto in un microliceo come il X, dove esistevano solo tre sezioni, A (la mia) e B (con lingua straniera inglese) e C (inglese). Di sicuro, visto che non era nelle mie classi o in quelle immediatamente prima e dopo (io sono arrivato al X nel 1979), penso si trattasse di qualcuno transitato da quelle parti ai primordi dei '70. Tutto questo per dirivi che la maglietta con la trota esibita da Renzo Bossi recentemente a una festa leghista mi ricorda un po' il Picozzi. E' come se quest'ultimo andasse in giro con una maglietta recante la scritta: 'Avevano ragione, sono pirla'. Autoironia? Mah, forse solo una semplice ammissione di responsabilità...