Ho già scritto sotto come di tutta questa manfrina del G8/G20 non me ne importi fondamentalmente nulla. Però mi preme sottolineare un paio di cose, al di là del fatto che, a giornata compiuta, l'ultima cosa che avevo voglia di fare era andare lungo Queen Street West a beccarmi le sassate dai manifestanti o le bastonate dalla polizia. In ogni caso: la sensazione che alligna comune qui è che i 'casini' siano stati di gran lunga inferiori a quelli cui noi italoeuropei siamo abituati. Almeno secondo quanto riportato dai colleghi italiani. Due macchine della polizia date alle fiamme possono impressionare chi si trova nelle immediate vicinanze, ma non sono che il risultato di una normale domenica di pallone per un match di Prima Divisione in Italia.
Detto questo, vi riporto uno 'status' internet di una mia amica canadese, che mi sembra illuminante su come i canadesi abbiano vissuto tutto l'ambaradan della manifestazione: "The damage done in toronto may pale in comparison to the violence carried on in other countries..however this is CANADA we DO NOT compare to other countries. We are better than this. We represent freedom of speech in a respectful, peacful manner. Violence is not tolerated no matter how minute".