giovedì 24 giugno 2010

We Are Enfant Terrible @ Lee's Palace, Toronto

E' passato un solo giorno dall'esibizione che mi ha fatto scoprire i We Are Enfant Terrible. I nostri eroi, francesi da Parigi (ma in realtà i due ragazzi sono di Lilla), hanno sfruttato appieno il festival NXNE per farsi conoscere dal pubblico canadese. E così, dopo essere saliti sul palco del Wrong Bar all'1 di notte dopo Big Freddie in Queen Street West, eccolì 'arretrare' di poco, fino a Bloor Street West, per arrivare al Lee's Palace, storico locale torontino dove ho già visto i Psychedelic Furs. Insomma, tutta un'altra cosa. Ma stavolta si sale sul palco alle 2. Il batterista mi riconosce e mi saluta. Il pazzo. Va dal bassista e gli fa cenno di me. Ho paura nel pensare a cosa possa avergli detto. Comunque anche il bassista mi sorride e mi saluta cordialmente. Mi manca solo di conoscere Clo, la cantante, e verrò eletto 'groupie' ufficiale del gruppo. Un paio di ragazzi dai tratti somatici orientali (ma in realtà sono di Ottawa) mi chiedono notizie del gruppo, visto che sembro in confidenza con la band. Rispondo che mi piacciono un casino, e loro di rimando mi mettono in guardia: "Se non ci piacciono è colpa tua!". Ok, ma sono sicuro di me. Il fatto è che, dopo l'esibizione dei Cold Cave all'1am davanti a quasi 500 persone (!!!, magia di Toronto, credo che poche altre città possano radunare a quest'ora, e in così tanti posti diversi, tanta gente), i reduci non saranno più di un centinaio, e tutti paiono sullo stanchino andante, oppure intenti nella consumazione della birra di prammatica. Del resto ai WAET non è concessa alcuna scenografia. Mentre i Cold Cave si erano esibiti con tanto di luci (scure) e sullo sfondo un telone con proiezione, per il gruppo francese c'è solo il palco, un loro amico al mixer e un tipo che li accompagna che si occupa della strumentazione (il manager?). Tant'è, il concerto comincia subito forte e sullo stesso stile di quello del Wrong Bar, Clo in un abitino verde affascinante ma non volgare mi appare perfino bella, nella nonchalance con cui si muove sullo stage. "To the Toronto Wild Child" biascica nel microfono quanto intona la 'hit' "Wild Child". Cyril, il batterista, è sempre più ispirato, e la maglietta, dal faccione di Yuri Gagarin sotto la scritta CCCP, è diventata quella di un Bruce Lee urlante: si arrampica sul parapetto e si lascia andare con le bacchette pronto a suonare il prossimo brano, sale sulla sedia e picchia come una bestia i dischi. Un martello. Thomas al basso/tastiere (ma anche Clo si alterna alla 'pianola') fa il suo. In breve, il centinaio di 'birrati' si entusiasma e si avventa sotto il palco a ballare, trascinati dal ritmo dei 'nostri'. Ricevo 'cinque' e complimenti da un bel po' di gente, 'ottawiani' compresi, che in qualche modo mi vede come una sorta di 'tramite' con la band. Interpreto il mio ruolo di 'claque' alla perfezione, e anch'io mi lascio trascinare dall'entusiasmo. Il concerto è perfetto, e ancora una volta finisce con Cyril che semidistrugge la batteria. Alla fine stringo la mano a Cyril, che mi dà appuntamento a martedì. Eh, già, l'NXNE finisce, ma i WAET restano a Toronto. Suoneranno al Silver Dollar Room. A la prochaine...

Vedi: We Are Enfant Terrible @ Wrong Bar, Toronto