giovedì 24 giugno 2010

Dalla Padania all'Italia, passando per il Tibet...

Diciamolo chiaro e tondo. Alcune uscite qualcuno se le potrebbe risparmiare. Indipendentemente dal pensiero politico. Perché si può anche essere fuori dal coro, si può essere punk, si può essere tutto. Però a volte il cattivo gusto dà un po' fastidio. Anche a chi magari, a certi presunti 'ideali' potrebbe perfino non rimanere indifferente. E così l'uscita dell'Umberto da Giussano, o da dove arriva non so bene, ha indispettito un po' tutti. Salvo poi costringere il 'Senatur' alla retromarcia frettolosa.
Insomma, in Italia toccate tutto ma non la Nazionale di calcio, ci mancherebbe, Da una parte fa tristezza che certe uscite indignino solo quando si parla di pallone. Abbiamo sentito le peggio castronerie sui temi più diversi, ma se qualcuno spara sulla Nazionale (cosa che più o meno facciamo tutti), apriti cielo. Anzi, diciamoci la verità, siamo pronti a farlo al triplice fischio di domani, se il risultato sarà negativo. Ma prima no, ci mancherebbe, "stringiamoci a coorte", come dice il nostro bistrattato inno, che qualcuno si dimentica di suonare o sostituisce con le canzoni di Gino Paoli. La prossima volta proporrò Pupo, tanto il livello ormai è quello
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