Quando penso ad Andryi Shevchenko, in arte 'Sheva', faccio fatica a non emozionarmi. Il cuore comincia a battere veloce, la memoria mi conduce a momenti della mia vita che rimarranno impressi per sempre, fotografie indelebili nella mente che questo ucraino dal cuore d'oro e dal cervello di bambino mi ha regalato, e ancora e ancora, quasi senza fermarsi, quando apri il barattolo della marmellata e te la rovesci in gola, una dolcezza infinita infinitamente dolce. Scusate, ora cerco di riprendermi. E' l'effetto Sheva.
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