Mentre i Mondiali sudafricani vedono sul campo un'Italia impalpabile, un azzurro storico, ma soprattutto un grande milanista, saluta la compagnia, il mondo del pallone e la vita. Lasciandoci tutti un po' più poveri.
Roberto Rosato, "faccia d'angelo", era il simbolo di un calcio duro, ma vero, sincero, grintoso e fisico. Se ne è andato l'altra notte a Cheri, all'età di quasi 67 anni.
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