Un momento del derby (foto Bordignon) |
E' un incontro fra due squadre simpatiche di 'valorosi' che hanno deciso di abbracciare l'hockey ghiaccio. Quello di oggi, nulla a che vedere con quello che scoprii trent'anni fa e assaporai in una finale memorabile tra Devils e Saima, saltellando tra l'allora PalaCandy e il Forum di Assago.
Da una parte Romano, Napier e Orlando, dall'altra Manno, Vecchiarelli e Chabot.
La realtà è che non ha alcun senso fare paragoni, conta solo il presente e lanciare qualche timido applauso per incoraggiare i 'valorosi' sul ghiaccio.
Milano Bears e Old Boys Milano si confrontano su basi perfino accettabili e qualche nome (tipo tale Scudier) che riporta a protagonisti del passato. Ma si tratta di parenti, forse di figli. E quelli sugli spalti? Quanti avranno vissuto in maniera senziente quell'epoca? Ormai sono quasi un 'reduce'. Cerco tra la scarsa folla qualcuno che possa apparire attempato, un 'umarell' in versione hockeistica con cui contemplare il 'cantiere' dell'hockey milanese ricordando il passato. Manca il bastone o il girello, la panchina su cui sedersi (che, peraltro, fuori dall'Agorà c'è) e il gioco è fatto.
Sul ghiaccio c'è perfino spazio per qualche buona triangolazione, un paio di gol divertenti e alcune belle parate da parte dei 'goalies' (lo si dice ancora all'americana perché fa tanto NHL...).
Alla fine vincono, inaspettatamente, gli Old Boys per 3-2. A sorpresa, perché la squadra che, in teoria, dovrebbe rappresentare ufficialmente il 'movimento' milanese (in cui, peraltro, esiste un fitto sottobosco), sarebbero proprio i Bears, ma piace anche l'idea degli OBM di creare un fulcro cui far ruotare tutti coloro che non necessariamente si identifichino nella Milano rossoblù.
Insomma, c'è davvero molto su cui lavorare anche perché, da queste parti, fra non molto si parlerà di Olimpiadi invernali e di nuovi palazzetti da riempire. Peccato manchino ancora delle squadre nelle serie superiori, quelle in cui una partita di hockey non rimanga un simpatico 'happening'. I lavori e i progetti sono ancora in corso, per ora siamo tutti 'umarell'...
Sotto, la galleria fotografica con foto Massimiliano Bordignon