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martedì 17 agosto 2021

Toni Capuozzo: "In Afghanistan Biden ha fatto una figura vergognosa"

Toni Capuozzo (foto Bordignon(
Toni Capuozzo, ospite su Rete4 del programma "Controcorrente", condotto da Veronica Gentili, ha fatto un'analisi spietata del crollo dell'Afghanistan di fronte ai talebani. "Dobbiamo ricordare che il precedente regime dei talebani era riconosciuto da soli tre Paesi al mondo: Arabia Saudita, Emirati Arabi e Pakistan, eppure fece i disastri che sappiamo, dall'abbattimento dei Buddha al trampolino dell'11 settembre", ha detto Capuozzo, che poi ha aggiunto: "Forse il nuovo regime sarà più accorto e avrà degli interlocutori interessati a ristabilire la stabilità del Paese, come Cina, Russia e Iran".
Quindi un confronto tra l'attuale disastro americano in Afghanistan e quello della guerra nel Vietnam: "Nelle ore scorse abbiamo visto il paragone con la fuga da Saigon con l'elicottero sul tetto dell'ambasciata americana. Questa fuga è molto peggio, con una conseguenza: allora l'America perse una guerra sbagliata, oggi l'America, la NATO e l'Occidente hanno perso il tentativo di portare la pace. Biden ha fatto una figura vergognosa. E' il fallimento dell'Occidente anche di fronte ai popoli del mondo. Chi crederà più a certe promesse?. Nel caso dei curdi, forse, non fanno notizia, si tratta di un popolo piccolo, ma queste immagini hanno fatto il giro del mondo, è una sconfitta fragorosa che rivela anche le debolezze dell'Europa, che rischia di diventare una grande ONG".

lunedì 16 agosto 2021

L'ultimo insulto della Cina: "Rispettiamo la scelta del popolo afghano"

La 'libera scelta' del popolo afghano: una fuga disperata
Appaiono senza vergogna le prime dichiarazioni della Cina dopo le prime immagini della fuga disperata di decine di migliaia di persone dall'Afghanistan, con Kabul invasa dai talebani, mentre gli americani hanno preferito levare le tende in fretta e furia a seguito dell'a precipitosa decisione di Joe Biden.
Secondo Pechino, infatti, la situazione in Afghanistan "ha subito grandi cambiamenti e - si sottolinea in una nota - rispettiamo desideri e scelte del popolo afghano". La guerra, ribadisce la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, "dura da oltre 40 anni: fermarla e raggiungere la pace non è solo la voce unanime degli oltre 30 milioni di afghani, ma anche l'aspettativa comune di comunità internazionale e Paesi regionali".
Pechino nota che ieri (domenica 15 agosto, ndr) i talebani "hanno affermato che la guerra è finita e che negozieranno un governo islamico aperto e inclusivo, oltre a intraprendere azioni responsabili per garantire la sicurezza di cittadini afghani e missioni straniere".
Ecco, arrivare a parlare di 'governo inclusivo' (termine che oggi va molto di moda e che piace sciorinare molto al 'bel mondo' della Sinistra) a fianco della parola 'talebani' fa capire con quali 'mostri' dell'informazione si abbia quotidianamente a che fare.

Kabul: bandiera americana ammainata, diplomatici in fuga, Biden in vacanza

La home page di Fox News
Una nota scritta. Solo quella. Al momento, né il presidente Joe Biden, né la sua vice, Kamala Harris, si sono presentati davanti ai giornalisti e alle telecamere per parlare agli americani, attoniti dopo che la bandiera dei talebani veniva innalzata sul palazzo presidenziale di Kabul mentre, quasi contemporaneamente, la Stars and Stripes veniva ammainata dall'ambasciata americana.
Scene di un disastro annunciato, uno dei più clamorosi autogol che la storia della politica americana ricordi. Un passaggio indietro a porta vuota, per proseguire nel parallelo calcistico.
Una volta di più Biden si traveste da Sleepy Joe, scomparendo nel nulla, lui di fronte agli americani e gli americani di fronte ai talebani, che conquistano la capitale dell'Afghanistan senza colpo ferire e quasi riuscendo a passare per i 'buoni' di turno, riempiendosi la bocca di promesse untuose, mentre alle spalle cominciano le liste di proscrizione delle prossime esecuzioni e degli imminenti stupri.
Una battuta ANSA cita: "'La bandiera degli Stati Uniti è stata rimossa dal complesso delle ambasciate statunitensi ed è stata portata in salvo con il personale dell'ambasciata', ha indicato il portavoce del Dipartimento di Stato.
Di Biden si hanno addirittura notizie che sia in vacanza a Camp David, proprio mentre Kabul viene presa dalla furia omicida islamista. Una 'gola profonda' della Casa Bianca assicura che il presidente parlerà alla nazione 'nei prossimi giorni'. Meglio tardi che mai. Intanto, dall'Arkansas il senatore Tom Cotton, incredulo, si chiede: perché si nasconde? E molti altri senatori, guidati dall'ex presidente Donald Trump, chiedono le dimissioni di Biden.

domenica 15 agosto 2021

Kabul, Trump accusa Biden: "Debolezza e incompetenza"

La prima pagina del "New York Post"
Donald Trump
ha accusato il presidente Joe Biden di non aver "seguito il piano" definito dalla precedente amministrazione per il ritiro dall'Afghanistan, e ha indicato quanto accade in queste ore a Kabul un "completo fallimento a causa della debolezza, incompetenza e totale mancanza di coerenza strategica".
"Si è arreso all'Afghanistan - ha scritto l'ex presidente in una nota - piuttosto che seguire il piano che la nostra amministrazione gli aveva lasciato, un piano che avrebbe protetto la nostra gente e le nostre proprietà, e assicurato che i talebani non si sarebbero mai sognati di prendere la nostra ambasciata o fare da base a nuovi attacchi all'America".
"Dopo che avevo sconfitto l'Isis - ha aggiunto Trump - avevo creato un deterrente credibile. Quel deterrente è andato. I talebani non hanno più paura o rispetto per l'America, o del potere dell'America. Che disgrazia sarà quando i talebani alzeranno la loro bandiera sopra l'ambasciata americana a Kabul". (fonte: AGI)

L'home page di Fox News attacca duramente Joe Biden

sabato 14 agosto 2021

I talebani ringraziano Biden e ingoiano l'Afghanistan

Una pagina interna del New York Post di questo 14 agosto
Ci voleva la risalita di un democratico alla Casa Bianca per regalare ai talebani l'Afghanistan. La decisione del ritiro delle truppe americane dal Paese ha dato il 'là' all'avanzata inarrestabile degli estremisti islamici, ormai arrivati a ridosso della Capitale.
Mentre Donald Trump ha gioco facile nell'attaccare il suo vecchio e indeciso successore, Joe Biden cerca di aggrapparsi ai vetri del ripensamento, sebbene ormai il ritiro degli americani (e di tutti gli altri occidentali) dal Paese si sia trasformato da semplice ritirata in rotta totale.
Non vale la pena di entrare nella cronaca di un disastro annunciato e che negli Stati Uniti si reitera, sotto altre latitudini, ogni volta che un democratico faccia capolino alla presidenza. Piuttosto, sarà invece certo l'arrivo di nuove migliaia (ma forse rischiano di essere milioni) di altri disadattati islamici in Europa, questa volta pure scusati dalla guerra nazionale. Solo che, oltre agli afghani (per intenderci, connazionali di quella famiglia che, in Germania, ha squartato una ragazza bollando il gesto come delitto d'onore), si uniranno in questa conquista extracomunitari e musulmani d'ogni dove, ovviamente dopo avere gettato passaporti e documenti prima del confine di turno, in modo da poter raccontare la straziante storiella di turno.
Incapace di frenare l'orda dell'invasione, l'Europa occidentale (perché ci si augura che almeno Visegrad non chini la testa) si appresta a diventare per l'ennesima volta la vera vittima dell'ignoranza americana, in particolare di quella democratica cui, solo fino a pochi mesi fa, il bel mondo 'open minded' si inchinava spellandosi le mani per avere cacciato dallo scranno del comando il 'dittatore' Trump. Con questi risultati.

Stralci di articolo, titoli e commenti tratti da
Il Corriere della Sera, Il Giornale, La Verità e Il Manifesto del 14 agosto