giovedì 16 luglio 2020

Le trappole globaliste di Whatsapp e la messa in guardia di Giorgio Agamben

I 'consigli' di Whatsapp
Interessante ciò che, in maniera assolutamente 'super partes', mi 'consiglia' Whatsapp tramite una serie di indicazioni riportate nella foto di questo post. Consigli che, di conseguenza, questo 'social' regala a tutti i suoi utenti, sparsi in tutto il mondo. L'avviso è quello di controllare, chissà perché, tutte le notizie collegate al Coronavirus, e di diffidare dalle 'fake news'.
"Consulta fonti affidabili" è il consiglio di Whatsapp, "come l'Organizzazione mondiale della sanità o il Ministero della salute del tuo Paese, per ottenere linee guida e informazioni aggiornate".
L'OMS quindi, secondo Whatsapp, è una organizzazione 'affidabile'. Quella stessa che ha fornito in ritardo notizia della pandemia, la stessa che ha sbrigativamente assolto la Cina di avere scatenata un'epidemia di portata mondiale, che in maniera sfacciata ente politica condanna e diffida gli Stati Uniti di Donald Trump e che a sua volta ci consiglia di controllare le notizie e "i dati facendo riferimento ad altre fonti ufficiali attendibili, fact checker, o attraverso il chatbot dell'International Fact-Checking Network (IFCN)", in massima parte collegate a organi politici di centrosinistra, come nel caso della task force varata dal Governo Conte contro le 'fake news sul coronavirus', un 'ministero della verità' completamente in mano a personaggi legati al mondo della sinistra e della globalizzazione.
L'unica sensata da fare, a questo punto, è comportata diametralmente opposta a quella consigliata da Whatsapp. Non ascoltare l'OMS e le balle governative, ma cercare di comprendere con la propria testa le teorie dissonanti dal 'mainstream globalista, come nel caso di Giorgio Agamben, il cui ultimo libro, "A che punto siamo?", è stato recentemente recensito da Antonio Socci su "Libero" (vedi le due foto sotto).
"Quello che (Agamben, ndr) vorrebbe farci vedere - scrive Socci - è «la trasformazione di cui siamo testimoni» nella vita politica e sociale, che «opera attraverso l'istaurazione di un puro e semplice terrore sanitario e di una sorta di religione della salute». Il pensatore denuncia la trasformazione dello stato d'eccezione in una prassi che diventerà sempre più normale, finendo per liquidare la democrazia borghese parlamentare così come l'abbiamo finora conosciuta, trasformandola in un'altra cosa che non è ancora definita".
Whatsapp e gli altri 'social', Facebook in testa, con il loro farneticare di neofascismi, razzismi e populismi, inconsapevoli (o fin troppo consapevoli) dei rischi della globalizzazione e della palese 'sostituzione etnica' in atto in quella che è sempre più Eurabia, sono il vero grande nemico contro cui combattere per riaffermare la libertà di tornare a camminare per strada, a lavorare nei nostri uffici e negozi, a riaccendere quell'economia borghese tanto ostracizzata dal 'nuovo mondo' massificato della Sinistra alleata con il Grande Capitale.