martedì 7 luglio 2020

Silvia Romano, 'utile idiota' dell'Islam invasore

L'articolo di Gian Micalessin pubblicato da "Il Giornale"
La formula 'utile idiota', nel gergo politico, si può leggere su Wikipedia, "veniva usata per stigmatizzare l'atteggiamento di chi, all'interno dei Paesi occidentali, simpatizzava per il sistema politico sovietico, e per definire l'atteggiamento del governo Sovietico nei loro confronti. L'espressione sottendeva l'implicazione secondo cui, nonostante le persone in questione pensassero ingenuamente di essere alleate dei Sovietici o di altri Comunisti, in realtà erano da questi ultimi tenuti in scarsa considerazione e sfruttati cinicamente".
La formula può tranquillamente essere ribaltata ai giorno d'oggi per definire tutti quegli Occidentali pervasi da un forsennato 'buonismo' accogliente nei confronti di clandestini e altri cosiddetti 'disperati' provenienti dal Terzo Mondo, primi fra tutti i cittadini di fede islamica.
"Il termine oggi è usato in senso più ampio per descrivere qualcuno che sembra essere manipolato da un movimento politico, un gruppo terroristico, un potere economico, indipendentemente dal fatto che si tratti di entità ispirate all'ideologia comunista", prosegue Wikipedia. Una frase che si adatta benissimo a Silvia Romano, detta 'Aisha', accolta e benedetta dai 'fan' dell'accoglienza a tutti i costi, che ha rilasciato una intervista a un sito fiancheggiatore dei Fratelli Musulmani, islamici di casa nostra.
Non entro nei dettagli delle frasi pronunciate dall''utile idiota' in questione, povera ragazza su cui forse non è stato nemmeno troppo difficile operare un vero e proprio lavaggio del cervello, non molto dissimile da quello che, in maniera più sottile e cancerosa, i mezzi 'mainstream' di casa nostra e del mondo occidentale volontariamente sottomesso al globalismo egemonizzante terzomondista, stanno operando sul vivere quotidiano.
Allego a questo post gli articoli (o parte di essi) pubblicati da quattro quotidiani nazionali, escludendo "La Repubblica" che, evidentemente spiazzata dalle parole della Romano, ha preferito rimanere silente e non pubblicare nulla, restando nel proprio ben noto 'giardino' dei consueti articoli contro 'pericolosi neofascisti' e 'poveri trans'.
Leggi anche: Silvia Romano, la pagliacciata di Ciampino

L'articolo de "Il Corriere della Sera"

L'articolo de "La Verità"

L'articolo di "Libero"