sabato 4 luglio 2020

Milan, il grande equivoco Donnarumma

Una scritta premonitrice del gol subito nel derby 
Il grande equivoco su cui si imbatte ormai da tempo il 'Progetto Milan' (sempre che ne esista uno), pur attraverso il cambio dirigenziale, è quello dell'aver sbagliato completamente la valutazione di alcuni di quelli che vengono considerati punti cardine della squadra.
Date per scontate sia la pochezza della rosa in generale, soprattutto nella sua mancanza di cambi adeguati, ma anche nella presenza di alcuni giocatori che a fatica troverebbero un posto nell'undici di partenza di una 'big' della Serie A (Samuel Castillejo ne è un classico esempio), sia la scarsa esperienza della dirigenza, ecco che il vero problema sono i giocatori che dovrebbero essere la punta di diamante del 'roster', quelli in grado di fare la cosiddetta 'dfferenza'.
Primo fra tutti Gianluigi Donnarumma, uno dei portieri (e giocatori) più sopravvalutati in circolazione, grazie a una prima stagione da 'pro' da incorniciare e sulla quale ha saputo fare abilmente flanella, grazie anche ai buoni uffici di Mino Raiola.
Se da una parte le sue prestazioni spesso non convincono e tolgono, più che aggiungere, punti al Milan (il confronto con il portiere dell'Inter, Samir Handanovic, è stridente in questo senso), la sua mancata vendita, ormai unica maniera di fare fruttare le sue presunte 'doti', leva al Milan la possibilità di 'alleggerirsi' di uno stipendio inspiegabile (per non parlare del fratello, con cui assomma un totale lordo di 12 milioni di euro a stagione), ma soprattutto impedisce al club rossonero di rinforzarsi come dovrebbe per poter puntare verso qualche obiettivo che non sia la semplice Europa League.
D'altra parte è la società stessa a vedere in lui un uomo 'marchio', una maglietta che faccia 'brand' per i bimbi, unico motivo per cui il buon 'Paperumma' non sia ancora stato cacciato in una delle pochissime società che potrebbero permetterselo ma che, ovviamente, non vogliono saperne di sprecare soldi per comperarlo.
La durata dell'equivoco Donnarumma sarà il 'ponte' fra l'embrione di un Milan eternamente in fieri e un Milan in grado di muovere i propri primi passi verso il futuro, accompagnato in porta da giocatori che, comunque, non sfigurerebbero affatto, costerebbero assai di meno e potrebbero garantire respiro alle casse sempre esangui di un club che ancora non ha capito come gestire al meglio il proprio mercato stagionale: già sotto contratto José Reina e Alessandro Plizzari che, al contrario di Donnarumma, sono fin troppo sottovalutati (specie il secondo), farebbero carte false per vestire il rossonero due sicuri prospetti come Alex Meret e Juan Musso. Sarebbe ideale che potesse passare dalle loro mani il nuovo corso rossonero.