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Un ristorante milanese mezzo spento, le 18 sono appena passate
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Sono passate da pochi secondi le
ore 18, i
ristoranti italiani, e di Milano in particolare come nella foto, chiudono i battenti, seguendo la cervellotica norma dell'ultimo Dpcm di un
Governo che, evidentemente, non ha saputo gestire al meglio la pandemia da
Coronavirus, né tanto meno prevenirne i danni della più che prevedibile seconda ondata, lasciando capitolare verso la più cupa disperazione i propri cittadini, in particolare
i liberi professionisti e le partite IVA, quelli che, pi degli altri, rischiano del proprio e portano ricchezza allo Stato.
Il presidente del Consiglio,
Giuseppe Conte, ha parlato in maniera involontariamente ironica di
'ristoro' che verrà garantito alle fasce più colpite. Ma a quanto ammonterà il 'ristoro', sempre ammesso che arrivi? Le famose 600 euro dei mesi precedenti sono state una vera presa in giro, se si pensa che la cifra, mensile, è probabilmente meno della metà di quanto un ristoratore di medio piccolo calibro incassi in una giornata, o in una mezza giornata. Tant'è, la nuova condanna è stata emessa, questo mentre i vitalizi e gli stipendi dei politici non accennano a diminuire, e mentre frotte di clandestini vengono accolte con spirito 'umanitario' sulle nostre coste. Ma è davvero questa l'Italia che vogliamo? E' questa la fine verso cui è diretto il nostro Paese?
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Il ristoratore chiude il ristorante, la follia del Dpcm si abbatte sulle sue fatiche
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