lunedì 26 ottobre 2020

Ore 18, comincia il primo giorno di chiusura dei ristoranti italiani

Un ristorante milanese mezzo spento, le 18 sono appena passate
Sono passate da pochi secondi le ore 18, i ristoranti italiani, e di Milano in particolare come nella foto, chiudono i battenti, seguendo la cervellotica norma dell'ultimo Dpcm di un Governo che, evidentemente, non ha saputo gestire al meglio la pandemia da Coronavirus, né tanto meno prevenirne i danni della più che prevedibile seconda ondata, lasciando capitolare verso la più cupa disperazione i propri cittadini, in particolare i liberi professionisti e le partite IVA, quelli che, pi degli altri, rischiano del proprio e portano ricchezza allo Stato.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato in maniera involontariamente ironica di 'ristoro' che verrà garantito alle fasce più colpite. Ma a quanto ammonterà il 'ristoro', sempre ammesso che arrivi? Le famose 600 euro dei mesi precedenti sono state una vera presa in giro, se si pensa che la cifra, mensile, è probabilmente meno della metà di quanto un ristoratore di medio piccolo calibro incassi in una giornata, o in una mezza giornata. Tant'è, la nuova condanna è stata emessa, questo mentre i vitalizi e gli stipendi dei politici non accennano a diminuire, e mentre frotte di clandestini vengono accolte con spirito 'umanitario' sulle nostre coste. Ma è davvero questa l'Italia che vogliamo? E' questa la fine verso cui è diretto il nostro Paese?

Il ristoratore chiude il ristorante, la follia del Dpcm si abbatte sulle sue fatiche