Uno dei quadri esposti a Milano (immagine Bordignon) |
Aperta fino al 30 giugno, la mostra si articola in undici sezioni che coprono l'intera vita, personale e artistica, del grande pittore pugliese che trovò la sua compiuta espressione in terra francese, a Parigi, ma anche in altre grandi realtà europee, come Londra.
La mostra viene introdotta da un omaggio alla moglie, la parigina Léontine Lucile Gruvelle, che influenzerà notevolmente le scelte sociali e artistiche del marito.
Nato a Barletta nel 1846, De Nittis rappresenta uno dei principali alfieri della cultura pugliese in Italia e nel mondo. E proprio per esaltarne la figura e la rappresentatività era folta la presenza istituzionale locale e regionale a Palazzo Reale, a cominciare dal sindaco di Barletta, Cosimo Damiano Cannito, accompagnato dall'assessore alla Cultura della cittadina pugliese, Oronzo Cilli, da Anita Guarnieri, dirigente della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province Barletta, Andria, Trani e Foggia, e da Aldo Patruno, direttore generale del dipartimento Cultura e Turismo di Regione Puglia.
Un pittore moderno, De Nittis, consapevole del proprio tempo, geniale e curioso, che in una vita breve, morì ad appena 38 anni in terra francese, nel 1884, seppe raggiungere vette di unicità interpretativa e artistica. Tanto che le sue spoglie riposano a Parigi, nel cimitero di Père-Lachaise e il suo epitaffio fu scritto dal drammaturgo e scrittore francese Alexandre Dumas figlio, che così lo ricordò: "Qui giace Giuseppe De Nittis, morto in piena giovinezza e in piena gloria, come gli eroi e i semidei".