domenica 15 dicembre 2024

Niger, strage di civili compiuta da jihadisti

(foto di André per Pexels)
Situazione drammatica in Niger, dove 39 persone sono state uccise in due attacchi negli ultimi giorni nella parte occidentale del Paese, vicino al confine con il Burkina Faso. "Due atroci tragedie sono avvenute nelle località di Libiri e Kokorou: criminali messi alle strette dalle incessanti operazioni delle forze di difesa e di sicurezza hanno attaccato vigliaccamente popolazioni civili indifese", si legge nel bollettino delle operazioni militari pubblicato sul sito del Ministero della Difesa nigerino. "Il bilancio delle vite umane è pesante e conta 39 persone uccise, di cui 18 a Kokorou e 21 a Libiri", precisa l'esercito del Niger parlando di "molte donne e bambini" tra le vittime di "questi atti barbarici".
Le autorità locali "hanno espresso profonda indignazione e solidarietà" alle famiglie in lutto, sottolinea l'esercito.
I fatti sono accaduti tra il 12 e il 14 dicembre. Le comunità si trovano nella regione di confine di Tera, sottoposta negli ultimi giorni ad attacchi jihadisti particolarmente sanguinosi.
Le terre di confine tra Niger, Mali e Burkina Faso sono da tempo un nascondiglio per jihadisti legati allo Stato islamico e ad Al-Qaeda.
Mercoledi', organi di stampa hanno riferito che i jihadisti avevano ucciso 90 soldati e oltre 40 civili a Chatoumane, notizia smentita dal governo militare del Niger, che ha anche sospeso la radio della BBC per tre mesi dopo il suo rapporto, aggiungendo quest'ultima ad altre sanzioni imposte dalla giunta agli organi di stampa dal colpo di stato avvenuto nel luglio 2023. (fonti: ANSA/AGI/AFP)

Milan 125 anni, non c'è niente da festeggiare

(foto Luca Luperto per Pexels)
Chi avrà il coraggio di festeggiare i 125 anni del Milan stasera? Chi avrà il coraggio di cantare e ballare, in una nebbiosa giornata milanese, quasi a voler nascondere l'obbrobrio rappresentato da questa 'non' dirigenza che da troppo tempo sta funestando i colori rossoneri?
Sono 125 anni di storia oppure, più appropriatamente, 124 anni più uno? O 123 più due. Sicuramente il Milan di oggi non ha nulla di quello che, fino a pochissimo tempo fa, riusciva a riunire tifosi di diverse generazioni, nonni, padri e figli, anche nei momenti peggiori della storia milanista.
Chi non ricorda i famosi 50 mila di Milan-Cavese, la drammatica caduta in Serie B (per due volte) eppure lo stadio sempre pieno, sebbene il quanto meno discutibile Giussy Farina svendesse Milanello come sala banchetto per i matrimoni? Oppure, ancora più indietro, chin on ha sofferto per la 'fatal Verona'? O ancora, molto più avanti, per la drammatica notte di Istanbul?
Nulla di tutto ciò è però paragonabile al nulla sotto vuoto spinto che questa dirigenza è riuscita a creare, le divisioni all'interno della tifoseria sempre più laceranti, una curva inesistente che, ormai in maniera sempre più evidente, appare legata a doppio filo a interessi di bottega chiaramente foraggiati da una società allo sbando dal punto di vista degli obiettivi sportivi, pienamente consapevole, invece, di quelli legati agli interessi immediati: un progetto teso all'utile personale di chi comanda e alla truffa del tifoso.
Tutto questo al di là della, comunque vergognosa, assenza di alcuni pezzi di storia rossonera, e non è necessario scomodare Paolo Maldini o Zvone Boban. Mancheranno anche Gianni Rivera e Andriy Shevchenko. Ma che festa è? E voi che sarete là, persi nella nebbia, questa sera, non vi vergognerete almeno unpo' nel sentirvi usati una volta di più da questi ladri di tifo?