domenica 17 maggio 2020

Salvini: "La Serie A che non riparte è un disastro per lo sport italiano"

Matteo Salvini (foto profilo Facebook)
Matteo Salvini, leader della Lega, ha parlato di sport, ospite al telefono della trasmissione "Qui Studio a Voi Stadio" di Telelombardia. In particolare, sollecitato dalle domande dei conduttori, dalla possibile ripartenza della Serie A di calcio. "Voi l'avete capito? Ho sentito anche stasera il presidente del consiglio, ma alcune cose non le ho capite. Ci sono 400 consulenti, ma le mascherine ancora non ci sono, alcuni negozi non si sa se possano riaprire, per quanto riguarda lo sport, oggi ho visto un pezzo di Bundesliga con mio figlio. Per quanto riguarda l'Italia, a cominciare dalla scuola, siamo l'unico Paese che, fino a settembre non riapre nulla, e quindi, o sono matti tutti gli altri... per quanto riguarda lo sport, se non riparte il campionato non è un disastro per Ronaldo o Ibrahimovic, ma per tutto il resto dello sport italiano. Io spero che si riparta quanto prima e in sicurezza".
Salvini prosegue, tema la Serie A e un confronto con la scuola: "Il problema non sono i 200 milioni di euro legati ai contratti con Sky e DAZN, ma le decine di migliaia di posti di lavoro che rischiano di saltare. Temo che uno stop prolungato porti alla chiusura della metà delle società professionistiche e al dramma per le piccole società dilettantistiche. La domanda che mi faccio da italiano è come mai altrove hanno già trovato il modo, certo non basato sull'improvvisazione, e oggi riparte la Bundesliga e perché in italia no. Ma tornando alla scuola, in tutti i Paesi europei, le scuole dalle elementari ai licei o sono già riaperte da aprile o apriranno entro maggio. Da noi, fino a settembre, non si sa nulla o non se ne parla neanche".
Infine un argomento a lui caro, il Milan: "Poi io da milanista non ho la smania di ripartire, visti i risultati di questi anni. Ormai non so più se siano più i consulenti del Governo o gli allenatori cambiati dal Milan, il problema credo che stia in cima, non è possibile che tutti i giocatori si imbrocchiscano quando arrivano al Milan. A me piace una società con un nome e un cognome, e non un'azienda che sia un ramo azionario".
Infine un commento su Zlatan Ibrahimovic e la sua possibile partenza dal Milan: "Ibrahimovic è stato uno dei pochi sprazzi di luce degli ultimi anni. Ho cominciato a seguire il Milan in Serie B, e con Vinicio Verza che pareggiava il derby quasi a tempo scaduto, ma degli ultimi anni mi porto via Ibra, il primo tempo del derby di quest'anno e poco altro. Ma verranno tempi migliori, per il Milan ma soprattutto per l'Italia".