lunedì 27 maggio 2024

NHL in tv, il vestitino da sturbo di Anna Dua

Il 'look' di Anna Noelle Dua (foto da Twitter)
I New York Rangers vincono gara-3 della finale della Eastern Conference dell'NHL (il campionato nordamericano dell'hockey ghiaccio), un 5-4 inatteso all'overtime in casa dei Florida Panthers, ma la notizia non riguarda tanto la partita, quanto la scoperta, da parte mia, dell'inattesa trasmissione in diretta (in realtà una lieve differita di un paio di minuti) di una 'live' con un misto di immagini e commenti da studio, realizzata dalla stessa NHL e trasmessa in 'streaming' su Youtube, il tutto con il titolo "Live Updates and Chat: Rangers vs. Panthers | Eastern Conference Final Game 3".
Ospite di riguardo, collegato da casa, il noto commentatore (ed ex dirigente sportivo) Pierre McGuire.
A fare da 'host' in studio, invece, ed è questo il 'cuore' di questo 'post', due procaci bionde vitaminizzate, in perfetto stile 'wasp': Alexa Landestoy e, soprattutto, Anna Noelle Dua, presentatasi in studio con un 'outfit' da sturbo, con una sorta di pesante sottoveste biancoazzurra (che, quando era seduta, coperta solo dal tavolo, probabilmente arrivava a livello... mutandina) e stivali di pelle bianca. Lo stesso "Sun" la definisce "the stunning NHL Network reporter who works on sidelines and always steals the show with amazing outfits". Ovviamente il tutto tanto eccitante quanto proprio di una volgarità che solo chi nasce negli Stati Uniti può arrivare a toccare.
Nel mezzo delle due 'dame', a fare la figura del 'salame', anch'egli super vitaminizzato, tale Nick Alberga, direttamente dalla sezione 'media' dei Toronto Maple Leafs.
Non male, per una nazione che ha fatto della 'pruderie' uno dei suoi cavalli di battaglia: aspetto ora con ansia la prossima esibizione delle due splendide fanciulle e delle loro rispettive 'mise'.

Sotto, alcune immagini prese dallo 'streaming' della serata: Nick Alberga e Anna Dua, lo studio collegato con Pierre McGuire, Alexa Landestoy, Anna Dua e la rete della vittoria dei Rangers in overtime, realizzata da Alex Wennberg.



Trofeo Bonfiglio 2024 a Emerson Jones, giovane e spensierata

Emerson Jones (foto Bordignon)
Dopo tanti anni torno al Tennis Club Bonacossa di via Arimondi, a Milano, per rivedere una finale del Trofeo Bonfiglio, una sorta di 'Mondiale Juniores' per giovani pronti a diventare 'stelle' del firmamento della racchetta (nel lontano passato due nomi su tutti, Ivan Lendl e Ana Kournikova), giunto alla sua 64.a edizione.
Un ingresso classico, locali che rivelano quella storia che fa di questo sport un ambiente esclusivo, appannaggio di un ceto ristretto, per una classe sociale che aveva tempo da perdere e attrezzature di marca da poter comperare.
Al Bonacossa però c'è spazio per tutti, anche per il classico 'ragiunàt' con camicia da bancario, cappellino fantozziano e pantaloncini corti color pastello carta da zucchero, tristezza infinita con frittura puzzolente immersa in un anonimo sacchetto di plastica.
Sul campo, a sfidarsi senza esclusione di colpi, l'australiana Emerson Jones e l'americana 'colored' di origine italiana Tyra Caterina Grant, figlia di babbo cestista presente in tribuna. Entrambe servizio troppo debole, i primi otto giochi tutti 'brekkati', risposte potentissime e lunghi scatti carichi di agonismo, non senza un paio di proteste verso l'arbitro da parte della Grant.
Alla lunga, dopo un primo set molto combattuto, la Grant perde inesorabilmente colpi e perde alla distanza. Entrambe riscuotono però applausi e dispensano sorrisi e autografi, giovani, belle e spensierate, cariche di speranza per un futuro che, in parte, già gli appartiene.
Il sole, finalmente alto e scottante, ha fatto la sua parte assieme a un'aria resa fresca dai recenti temporali, il ristorante, pur bello, ma troppo caro, ha poi allontanato definitivamente ogni desiderio di permanenza, mentre, sul campo principale, prendevano posto gli sfidanti per la finale maschile.

Altre foto della giornata. Da sinistra a destra e dall'alto in basso il campo con le due giocatrici (e un discreto pubblico, le due giocatrici a colloquio a fine gara tornano sull'ultimo punto discusso dalla Grant, la Jones parla con un membro del suo staff, la Grant firma una pallina (foto Bordignon)

Il genocidio di Srebrenica ennesimo autogol occidentale, le critiche di Kusturica

La bandiera della Serbia (foto di Ivan Aleksic per Unsplash)
Emir Kusturica
non ci sta e reagisce alle accuse, oggi più che mai inserite in un contesto di propaganda chiaramente ostile verso il mondo legato a doppio filo alla sfera di influenza della Russia. E' il caso della Serbia, nei cui confronti l'Assemblea dell'ONU ha adottato una risoluzione di accusa di genocidio di Srebrenica. Una risoluzione passata, ma senza quell'ampio consenso cui i Paesi occidentali auspicavano.
Il famoso regista serbo ha espresso la sua ferma contrarietà alla risoluzione, messa ai voti dall'ONU, fortemente osteggiata da serbi e serbo-bosniaci, secondo i quali il suo obiettivo non era contribuire alla pacificazione in Bosnia-Erzegovina e nei Balcani ma demonizzare i serbi marchiandoli con lo stigma di 'popolo genocida'.
"La votazione all'Assemblea generale è il risultato della disperazione in cui si trova la civiltà di oggi, ed è evidente che in futuro ci aspettano grandi divisioni", ha aggiunto Kusturica.
Il regista si è chiesto al tempo stesso "come mai tutto ciò è avvenuto ora, quando in due parti del mondo sono in corso guerre di vaste dimensioni. E' evidente che si ha a che fare con l'idea di oblio, che ci si dimentica che nella Seconda Guerra Mondiale sono stati uccisi 27 milioni di russi, che nell'Olocausto sono periti sei milioni di ebrei e che sono stati sterminati, per quanto ne sappiamo, più di un milione di serbi. La votazione di questa risoluzione doveva essere uno degli argomenti chiave per coloro che vogliono cambiare la storia", ha affermato il regista.
Fra i tanti Paesi che hanno negato il proprio appoggio alla risoluzione, Ungheria, Bielorussia, Russia e Cina, mentre fra quelliche si sono astenuti Slovacchia, Grecia, Argentina, Libano ed Emirati Arabi.
Alla fine, di fronte a 84 stati a favore, se ne sono sono schierati 87, suddivisi fra 19 contrari e 68 astenuti. (fonte: ANSA)

domenica 26 maggio 2024

La moda francese all'epoca di De Nittis, narrazioni di vita mondana

La prof.ssa Maria Teresa Zanola (immagine Bordignon)
"La moda francese all'epoca di De Nittis"
, questo il titolo dell'incontro andato in scena nella Sala Conferenze di Palazzo Reale a Milano e che, attraverso i dipinti di Giuseppe De Nittis, molti dei quali esposti nella mostra inaugurata, sempre a Palazzo Reale, nel mese di febbraio, hanno fatto da volano nell'esplorazione di quei costumi che lo stesso pittore barlettano ritraeva con sapienza e occhio da testimone, fonte importante per osservare l'evoluzione della moda a Parigi, faro del mondo occidentale nella seconda metà del XIX secolo.
Un convegno nato dalla volontà della professoressa Maria Teresa Zanola, ordinario di linguistica francese presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Accademia della Crusca.
De Nittis è il pittore dell'eleganza e della moda, della vita moderna e delle Parisiennes, le donne parigine, con i loro vestiti e il loro gusto, dall'abito da casa a quello delle amazzoni, inserendosi nella ricostruzione del ruolo femminile nella società. Il tutto portato per mano dalla moglie, lei stessa parigina, Léontine Lucille Gruvelle, costumista, musa e romanziera.
Narrazioni divita mondana profilano ritratti evocativi di donne avvolte in trasparenze ed effetti di luce, come passerelle per la moda francese.
A supportare la giornata anche l'Institut Français di Milano, presente attraverso il suo segretario generale, Sandra Rouvière.

mercoledì 22 maggio 2024

Epilessia, nasce la piattaforma digitale per il teleconsulto

L''home page' del sito della LICE
Epilessia
, una lunga lotta contro il pregiudizio cominciata molti anni fa e che, attraverso luminari come il professor Raffaele Canger, è riuscita quasi ad annullare lo stigma che un tempo veniva rilevato nei confronti di questa patologia dalle mille sfaccettature.
Oggi arriva un ulteriore passo in avanti, con l'attivazione della piattaforma digitale per il teleconsulto fra i centri riconosciuti dalla Lega Italiana Contro l'Epilessia (LICE) sul territorio nazionale, per cercare di contenere la migrazione sanitaria e facilitare la presa in carico multidisciplinare dei pazienti.
Oltre a consentire agevolmente, quindi, un collegamento online tra i centri per discutere di singoli casi clinici, la piattaforma potrà essere utilizzata anche ai fini di ricerca, per raccogliere e analizzare successivamente dati su ampie casistiche. Inoltre, i soci della Società scientifica potranno accedere all'App per scambiare in cloud messaggi, e-mail, e organizzare autonomamente videoconferenze.
"La diagnosi e la cura dell’Epilessia – evidenzia Laura Tassi, presidente della LICE, neurologo presso la Chirurgia dell'Epilessia e del Parkinson del Niguarda, Milano - costituisce un processo complesso, multidisciplinare e diversificato che dovrebbe sempre essere intrapreso e seguito presso Centri dedicati. Per questo motivo la LICE da molti anni ha avviato un iter di riconoscimento dei Centri ritenuti idonei ad assicurare un livello assistenziale adeguato e continua a farlo sulla base di criteri ben definiti che, se posseduti, permettono di ottenere una certificazione triennale differenziata in base all’utenza, quali i Centri per l'età evolutiva e per quella adulta, all’indirizzo, se Centri Medici o Chirurgici, e al livello di prestazioni erogate quali Centri di 1°, 2° o 3° livello".
Attualmente la LICE ha già rilasciato la certificazione ad oltre 70 centri, distribuiti sul territorio nazionale, e consultabili sul sito LICE con descrizione accessibile a tutti riguardo la collocazione, il livello, il personale in essi operante, le prestazioni erogate ed altro ancora.

lunedì 20 maggio 2024

Giuseppe De Nittis e la buona tavola raccontati da Nino Vinella

Lèontine De Nittis mostra orgogliosa il libro di Nino Vinella
Giuseppe De Nittis, genio della pittura italiana e pugliese, grande protagonista dell'arte del XIX° secolo, ma anche vero e proprio 'gourmet' e amante della buona tavola. Nasce da qui il libro di Nino Vinella, giornalista e scrittore barlettano, che con De Nittis condivide i natali barlettani, e intitolato "A tavola con De Nittis, italien, peintre, gourmet".
Il libro è una sorta di 'pamphlet' in cui l'autore racconta la figura di De Nittis e della moglie Lèontine attraverso un vero e proprio 'collage' di notizie già note sui sabati parigini dove grandi personalità dell'epoca si incontravano per dialogare con il pittore barlettano, ma anche per apprezzarne le doti culinarie.
Scenario dell'evento l'elegante sala di Palazzo Reale, nei cui saloni adiacenti, proprio in questo periodo, è in corso la fortunata mostra dedicata proprio a De Nittis, 90 opere che ripercorrono l'intero percorso della breve vita del grande pittore, che ha diviso la propria esistenza fra l'Italia e Parigi, con un passaggio importante a Londra.
Durante la conferenza stampa, cui hanno preso parte, fra gli altri, Domenico Piraina, direttore della cultura del Comune di Milano e di Palazzo Reale, Ruggiero Fiorella, presidente della Commissione Consiliare Cultura del Comune di Barletta, e Camillo De Milato, presidente dell'Associazione Regionale Pugliesi di Milano, sono stati recitati alcuni passaggi del libro dagli attori Alessandro Tacconi e Maria Carolina Nardino, che hanno vestito con estrema aderenza alla realtà (anche nei costumi) i panni di De Nittis e della moglie Lèontine.

domenica 19 maggio 2024

Milan ancora ko, ma io sto con Pioli, l'uomo 'lasciato solo'

La gioia dello scudetto vinto con Pioli (foto Bordignon)
Settima sconfitta per il Milan in un campionato disgraziato, ma che comunque vede i rossoneri chiudere al secondo posto.
Al di là del pessimo risultato ottenuto in casa del Torino (ennesima sconfitta, ancora tre reti subite, squadra disintegrata), bisogna segnalare come, anche in questo caso, Stefano Pioli sia stato l'unico mandato al macello nel dopo partita.
Società ancora una volta assente, al contrario di quando Paolo Maldini, nel bene e nel male, veniva a piazzare il suo faccione davanti alle telecamere a spiegare ai tifosi felici, o delusi, i perché della partita appena terminata. E non è un caso che quella società fosse profondamente 'nostra', mentre questa non ci appartiene più.
E' per questo che, vada come vada, all'ultima giornata ci si augura risuoni forte nello stadio la musichetta di "Pioli is on fire" da cantare per un'ultimo 'grazie' al tecnico che ha riportato lo scudetto sotto alla Madonnina rossonera, sebbene non fosse tutto merito suo così come, lo si è capito, non fossero tutte sue le colpe del tracollo di questa stagione. Quindi grazie di tutto, Stefano, e a tutto il resto il mio più sonoro "fanculo".

Vinitaly 2024, i dati positivi nel comunicato di Veronafiere

Due degustatrici 'doc' nell'edizione 2014 di Vinitaly (foto Bordignon)
La 56.a edizione del Vinitaly, svoltasi nel mese di aprile a Veronafiere, ha ribadito la determinazione del ‘Sistema Italia’ a difendere i valori più alti e identitari che questo comparto rappresenta per tutto l’agroalimentare italiano.
A cominciare dalla presenza del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per proseguire con una importante partecipazione del governo coordinata dal dicastero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, guidato dal ministro Francesco Lollobrigida, che ha visto intervenire la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il vice premier e ministro degli Affari esteri e del commercio internazionale, Antonio Tajani, i ministri del Made in Italy, Adolfo Urso, della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Turismo, Daniela Santanchè e dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
I dati dello studio sul vino in Italia hanno evidenziato una produzione annua di 45,2 miliardi di euro (tra impatto diretto, indiretto e indotto), 303 mila occupati e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro pari all’1,1% del Pil (lo sport, secondo stime dell’Istituto Credito sportivo vale l’1,3%). Senza il vino, si evince dall’analisi, il saldo commerciale del settore agroalimentare scenderebbe del 58% (da +12,3 a +5,1 miliardi di euro nel 2023).
All’impatto economico complessivo della filiera contribuisce in modo sostanziale il turismo enologico che, se alimenta “al margine” l’economia turistica delle grandi città, può diventare fondamentale (anche al di là degli effetti strettamente economici) per molti piccoli centri e comunità rurali a vocazione vitivinicola. Nelle rilevazioni dell’Associazione Città del Vino, il turismo enologico coinvolge annualmente circa 15 milioni di persone (fra viaggiatori ed escursionisti) con budget giornalieri (124 euro) superiori del 13% a quelli del turista medio, per una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro.
Non a caso, quest’anno il Masaf ha proposto agli operatori presenti a Vinitaly (97 mila di cui 30.070 esteri da 140 Nazioni, pari al 31% del totale) un nuovo spazio realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, con un’esperienza immersiva tra installazioni multimediali, scritti antichi e opere d’arte.
La mostra “Vino tra mito e cultura” ha ospitato prodotti artistici provenienti sia dal Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti sia da diversi musei italiani, quest’ultimi grazie al contributo di Generali, ma anche documenti storici. Tra i capolavori presenti, è stato possibile ammirare “Le nozze di Cana” del Garofalo, “Bacco” di Annibale Carracci, “La vendemmia (allegoria dell’Autunno)” di Francesco Celebrano, “Baccanale” di Pablo Picasso, la “Statua di Satiro” in marmo del I secolo a.C., anfore vinarie in argilla dal IV secolo a.C. al IV secolo d.C. e molto altro ancora. Insieme alla mostra, i visitatori possono sperimentare l’arena immersiva “Divina”, un viaggio affascinante tra immagini al microscopio e visualizzazioni creative per una video esperienza sul territorio e sul vino dell’Italia.

Inter nel caos, Marotta in ginocchio, la Gazzetta in silenzio

La parte 'bassa' del sito della Gazzetta. Inter nei guai... forse
Contrordine, compagni, l'Inter è nel caos. Malgrado gli strombazzamenti della "Gazzetta dello Sport", secondo molti una vera e propria 'fanzine' creata attraverso le 'veline' della società nerazzurra, il club si trova in grossi guai finanziari.
Secondo quanto scrive il sito "Calciomercato.com" (ma anche tutte le testate di settore), Beppe Marotta, amministratore delegato interista, è intervenuto a distanza in occasione del Moby Dick Festival di Noli - provincia di Savona - e, nel salutare i partecipanti al convegno "Sport, giovani e valori", ha parlato della situazione economica del club, a pochi giorni dalla scadenza del prestito concesso dal fondo Oaktree al presidente nerazzurro Steven Zhang, che in giornata ha pubblicato una nota piuttosto dura sul tema. "Oggi è una giornata tremenda (si ribadisce: tremenda..., ndr) tra la preparazione della gara di domani e per quello che stiamo vivendo sotto il carattere finanziario. Mi dispiace molto perché avrei avuto piacere ad essere lì".
La notizia, ovviamente, è passata in sordina sul sito ufficiale di Gazzetta.it, che ha preferito aprire con la 'non notizia' della sconfitta del Milan a Torino in una gara priva di significato, infilando ben sotto anche il Giro d'Italia il caos che vive la società Inter (vedi foto).
In conclusione, il tanto strombazzato (da parte della Gazzetta, e da chi, se no?) accordo fra Inter e il fondo Pimco per il maxi-prestito da 430 milioni di euro sembra lì lì per tramontare.