Il bancone della pasta in una Esselunga alle ore 20 del 23/2 |
Il mio doppio viaggio odierno in una Esselunga milanese è stato un percorso al limite della follia, e forse oltre.
Primo passaggio poco dopo le ore 13, momento in cui normalmente i supermercati sono semideserti. Invece, caos totale, supermercato pieno, praticamente nessuno dei clienti dotato di mascherina e, cosa ancora più grave nemmeno una cassiera o un addetto ai banchi, coloro che rischiano più di tutti, in quanto a contatto diretto con centinaia, forse migliaia di persone. Incomprensibile presenza di bambini che forse, da parte di genitori più attenti, meglio avrebbero fatto a rimanere in casa per non rischiare.
Secondo passaggio dopo le 19, a ridosso dell'orario di chiusura domenicale. Banconi clamorosamente vuoti, in particolare quelli di frutta e verdura, latte, salse pronte di pomodoro, carne, pasta, carta igienica e fazzoletti di carta.
Uno scenario surreale, che ha visto coinvolti i sorrisi increduli e straniti degli ultimi clienti, me compreso,attardatisi alle casse di un personale stravolto, mai come oggi messo a dura prova. (foto smartphone di Massimiliano Bordignon)