Una sfilata di Lidia Cardinale del 2016 (foto Bordignon) |
Il dato emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia su dati Istat. In particolare sono aumentate le esportazioni di abbigliamento (+7,6%) che superano i 14 miliardi, di borse (+12,8%) con 9,5 miliardi, di calzature (+5,4%) con 8 miliardi circa e di maglieria (+6,3%) con 2,7 miliardi.
I tre maggiori partner italiani del 2019 sono: Svizzera (14% del totale, +55,2%) che sorpassa Francia (10,4%, +5,5%) e Germania (8,4%). La Svizzera è il principale partner per articoli di abbigliamento, borse e pelletteria, Hong Kong eccelle per abbigliamento sportivo e pellicce, la Germania è prima per tessuti e per camicie, t-shirt e intimo, la Francia per maglieria e tappeti, gli Stati Uniti per biancheria per la casa, la Romania per filati, passamanerie e bottoni.
Commenta Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia: “La moda si conferma un settore trainante per l’export italiano. Francia, Germania e Svizzera restano i mercati di riferimento per il fashion Made in Italy, ma stanno crescendo in maniera esponenziale Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Fra i prodotti, abbigliamento, calzature, borse e pelletteria hanno fatto segnare i tassi di crescita più significativi". Inevitabile un commento sul Coronovairus: "Sta già avendo i primi effetti sugli scambi, in particolare per le imprese attive con partner cinesi. La Cina è l'ottava destinazione dell'export del fashion italiano: con 1,7 miliardi pesa il 4% e cresce del 5% in un anno, numeri che testimoniano l'importanza di contenere il più possibile le ricadute di questa emergenza per il business delle nostre imprese". (tutte le foto di Massimiliano Bordignon)
LEGGI ANCHE: Quando la moda incontra la fotografia: le immagini di Mad Mood
LEGGI ANCHE: Milano Fashion Week, IJO Design tra food e fashion
LEGGI ANCHE: Da Milano a Petrozavodsk, il sogno di Svetlana diventa realtà