Ben Johnson e la storica vittoria nella finale dei 100 |
Nel 'format' iniziale non è prevista spiegazione ma io, invece, desidero dare una motivazione della mia scelta.
Il mio primo prescelto è uno sportivo... paradossale, per una scelta un po' provocatoria, come la mia indole. Il gesto che esaltò non venne mai riconosciuto, la medaglia che vinse gli venne poi tolta, ma l'emozione che mi regalò fu una delle più intense di sempre: si tratta di Ben Johnson, il giorno in cui distrusse Carl Lewis, nel 1988, in una finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Seul che comunque rimarrà nella storia, con l'atleta canadese che, pur con tanto di nuovo primato del mondo in tasca, si permise il lusso di rallentare sul traguardo e voltarsi per osservare dove fosse l'eterno rivale, il 'nero più ricco e trendy' del momento, distanziato di 10 metri ma pure con un tempo eccezionale.
Una finale surreale, un momento di storia sportiva e sociale che raramente ho vissuto. Sebbene dopo tre giorni venisse trovato positivo agli steroidi (ma molte cose ancora non sono chiare di quella finale), Johnson, con la sua grande impresa, rimarrà per sempre impresso nella mia personale storia dello sport mondiale.