domenica 14 giugno 2020

Machete e coltello, ecco la cultura della nuova Europa islamizzata

Uno stralcio dell'articolo
La 'vendetta a colpi di machete' è una targhetta identificativa che vale più di una fotografia, meglio di un accento o di una pronuncia linguistica.
Questi nuovi usi e costumi di 'casa nostra' sono caratteristici della criminalità d'importazione, tipica delle genti che in Italia hanno deciso di arrivare per trovare lavoro (ma anche no), casa e sollazzo alla faccia nostra.
Ecco che, leggendo un articolo del Corriere Milano in cui si racconta di una feroce aggressione per vendetta amorosa, emerga chiara la nazionalità degli assalitori di un giovane ventenne di Casalmoro, in provincia di Mantova. Solo verso la fine dell'articolo il giornalista è costretto ad ammettere che si tratti di un egiziano 22enne, aiutato nel raid vendicativo da almeno altre cinque persone. Di cui, ne sono certo, la maggior parte, se non la totalità, arrivino da quella parte del mondo che sembra tanto cara ai fautori di una terra di 'eguali'.
Basta girare nelle periferie delle nostre città per vedere un'accozzaglia umana di genti diverse, sporche e cenciose, dove si respira da lontano il lezzo della malavita, che da sempre accompagna le masse che si spostano dalla terra d'origine verso una nuova realtà, a esse straniera.
Invece di combattere questa immigrazione selvaggia e senza regole, la nuova Europa, debole e priva di senso della storia, si accascia prona, indifesa, in 'boldriniano' atto di genuflessione nei confronti dei conquistadores moderni, che le caravelle hanno sostituito con le navi delle ong.

La 'testata' dell'articolo del Corriere Milano