giovedì 26 gennaio 2023

Zelensky a Sanremo anima la fronda del ControFestival

Carlo Freccero
La presenza del leader ucraino Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo, la banalizzazione del dolore della guerra, il mischiare un problema così imponente alle canzonette, sta lentamente aprendo gli occhi a quel resto dell'opinione pubblica italiana che ancora non si era completamente resa conto di come il problema della Guerra in Ucraina sia stato sfruttato oltre ogni limite da quel 'potere' italiano e internazionale che governa le nostre menti e le nostre azioni sotto la parvenza di quello che viene definito 'regime democratico'.
Nasce anche da questa vicenda la conferma dell'organizzazione, anche per il 2023, del ControFestival di Sanremo, inizialmente nato per opporsi ai grandi potentati delle etichette 'mainstream' musicali, e ora lentamente trasformatosi in un movimento di opinione contro le politiche filo NATO.
Non è un caso che il ControFestival sarà organizzato da Carlo Freccero e vedrà la partecipazione di Alessandro Di Battista, personaggi 'dissonanti' rispetto al mondo della cultura e della politica nazionali.
In piazza, tra una canzone e l’altra, si protesterà contro il video-collegamento di Zelensky al festival vero. Titolo: «No alla propaganda di morte in tv», con accuse assortite alla NATO e la possibilità, sul sito della televisione ByoBlu, di partecipare a una raccolta firme contro la presenza di Zelensky al festival 'canzonettaro'.
Mentre del ControFestival si sa ancora molto poco, se non che si svolgerà quasi certamente a Sanremo nello stesso periodo di quello ufficiale, dagli ambienti Cinque Stelle era partito un altro attacco verso il leader ucraino,tramite il blog di Beppe Grillo: "Dalle bombe alle canzoni. Anche il dolore fa spettacolo", un post di Torquato Cardilli, in cui si aggiunge: "Dimentico dei sacrifici del popolo ucraino da consumato attore di cabaret, Zelensky ha da ultimo partecipato in video alla serata di gala di Los Angeles per il Grammy Awards 2022, al convegno di Davos a cui ha inviato la sua first lady per perorare aiuto dalla crema finanziaria e speculatrice mondiale ed ha chiesto di apparire sul palcoscenico dell'Ariston, durante il festival di Sanremo, grazie alla mediazione con Amadeus condotta da Vespa che lo ha intervistato. Puro spettacolo! Forse - aggiunge Cardilli - bisognerebbe consigliargli di cominciare un rosario di scongiuri vista la fine che hanno fatto Capi di Stato che hanno concesso altrettante analoghe interviste in passato (Saddam Hussein, Gheddafi)".