martedì 22 marzo 2022

Il 'pupazzo' Zelensky e le scimmiette ammaestrate del Parlamento italiano

La foto di Zelensky nell'articolo de Il Fatto Quotidiano di oggi
Quella di oggi è la grande giornata, si fa per dire, di Volodymyr Zelensky, quella in cui un capo di stato straniero parlerà (in diretta virtuale) al nostro Parlamento chiedendo, anzi, pretendendo, un aiuto armato che ci porterebbe inevitabilmente sulle soglie di un conflitto mondiale di carattere atomico, ovvero ai bordi dell'estinzione, umana e sociale.
Difficile pensare a qualcosa di più assurdo, folle e odioso, soprattutto per parola di uno che si affanna a ogni piè sospinto a dare del pazzo all'avversario.
Il tutto con il consenso, anzi, con l'appoggio, della superpotenza d'occidente che aspira a essere globale, quegli Stati Uniti figura centrale di ogni guerra planetaria nell'ultimo secolo di storia.
Mentre le scimmiette ammaestrate del Parlamento nazionale si alzeranno in piedi all'unisono spellandosi le mani e facendo a gara fra chi applaude più forte, gli aedi del pensiero unico saranno già lì, pronti a registrare nuove ovazioni per esaltare questa nuova figura di 'bastardo senza gloria' moderno, pupazzo nelle mani del potere americano, vera figura centrale di un conflitto locale, divenuto di interesse globale per merito di pretese telecomandate da Washington.