lunedì 1 agosto 2022

La mia lettera eterna per te, Mamma, Lucia Irene Viel

Io durante la lettura alla Basilica della Madonna di Lourdes
Ecco la lettera che ho scritto, e letto, alla cerimonia dedicata a mia madre, Lucia Irene Viel:
Innanzitutto ciao Mamma. E basta questo per cominciare a farmi piangere. Anche se le parole scritte sulla carta non potranno mai sostituire quelle pronunciate dal cuore e quei sentimenti che continuano a imperversare dentro e fuori di me, come quei temporali tanto assenti in questi giorni.
Sei stata una donna speciale, e ora sei un'anima speciale, che spero mi proteggerà e accompagnerà lungo tutto il corso della mia vita terrena, aspettandomi, assieme a Papà e a tutti coloro che ci hanno voluto bene, in una dimensione a me, per ora, ignota.
Mi hai voluto fortemente, da donna e da madre, perché io sono stato l'unico della cucciolata a resistere alla vita e a diventare grande.
Sei stata il mio punto di riferimento preciso, tenace, turbolento e spesso rompiscatole di un'esistenza che hai reso perfetta e agiata, anche grazie alle tante fatiche compiute da Papà, per una coppia tipica di quegli anni '50, pochi soldi e tanto lavoro. Eravate la gioventù dei 'poveri ma belli', dei 'soliti ignoti', tasche bucate ma piene di speranza, zero locali alla moda ma piccole case dove costruire famiglie con tanti valori. Valori che mi hai, che mi avete trasmesso, e che io serberò, ancora di più oggi, come un faro che illumini la mia strada, sempre, nei giorni più belli come in quelli più oscuri, con te, mia Mamma, Leonessa per forza e per tempra morale, a mostrarmi il cammino fino a quando non ci ritroveremo per stare insieme.
Per sempre.
Tuo figlio, con eterno amore e gratitudine, Massimiliano.
 
Un tavolo, una foto, la lettera: mia madre presso "Arrow's" durante la veglia funebre