martedì 2 agosto 2022

Patrick Zaki il censore: no all'ingoio delle banane...

Il poster della serata
Ed eccolo qui, Patrick Zaki, l'ultimo della lunga lista dei moralisti da strapazzo, di quelli che pretendono di insegnarci a vivere a casa nostra, quando è proprio grazie all'Italia che non ha finito la propria esistenza nel buco di una prigione del suo Paese, l'Egitto, a furia di appelli, petizioni e manciate di solidarietà provenienti, anche correttamente, da ogni dove.
Leggo da ANSA che Zaki, censore di costumi lontano un milione di miglia dallo spirito che, evidentemente, anima chi ha un briciolo in più di simpatia rispetto a lui, avrebbe esortato a firmare una petizione 'online' organizzata per domandare la cancellazione della "Gara di mangiatrici di banane" prevista per questo martedì 2 agosto in occasione della 'Festa degli Uomini' a Monteprato di Nimis, in Friuli.
Una festa, quella 'furlana', lontana un milione di miglia dal presunto maschilismo di cui l'accusa l'egiziano ma che, grazie alla goliardia da cui è caratterizzata, è ormai alla sua ennesima replica, fra gli osanna non solo degli uomini (cui la festa è dedicata), ma anche delle donne che ne saranno 'vittime' e protagoniste.
Basta infatti andare sul sito Facebook della festa per trovare la reazione (simpatica) delle tante persone coinvolte nella 'due giorni', trailer (anzi, 'antitrailer') compreso, per capire che di goliardata si tratta, e che solo le ottuse menti di femministe ritardate o di uno Zaki di passaggio possano aver scatenato un inutile piagnisteo.
Parole 'importanti e altisonanti' (ah! ah!) quelle di Zaki: "Organizzare una 'Gara di mangiatrici di banane' - aperta a sole donne - in occasione della celebrazione della festa degli uomini è del tutto inappropriato e inaccettabile. Chiedo gentilmente a tutti di firmare la petizione qui sotto per impedire che questo evento si verifichi", ha scritto su Twitter lo studente egiziano.
E già immaginiamo la sua immaginetta ridotta a bersaglio di freccette dagli universitari del gruppo Delta di "Animal House" o un sonoro "Ma và in mona" da parte dei simpatici organizzatori della Festa degli Uomini. Peccato stasera non esserci per osservare l''ingollo'...